Con gli interventi delle parti civili è ripreso oggi, a Torino, il processo per la costruzione del Porto di Imperia. Ieri l'udienza si era conclusa con dieci richieste di condanna, fra cui spicca quella a otto anni di carcere per il costruttore romano Francesco Caltagirone Bellavista.
Il primo degli avvocati a prendere la parola è stato Lorenzo Imperato, patrono di alcuni titolari di posto barca e dell'associazione che li rappresenta. Il legale ha insistito perché gli indennizzi siano subito esecutivi: "C'é il rischio - ha spiegato - di una dispersione del patrimonio. Gli imputati non hanno manifestato la volontà di riparare i danni. Ed è stato lo stesso Caltagirone, in aula, a dire che chi volesse un risarcimento ormai non troverebbe più niente".
Per quanto riguarda le cifre, le richieste di risarcimento presentate dalle parti civili al processo per la costruzione del porto di Imperia superano i 60 milioni di euro. Fra le proposte di indennizzo figura quella dei curatori del fallimento del porto di Imperia pari a 25 milioni. Il Comune di Imperia ha invocato una provvisionale (un acconto sul risarcimento vero e proprio) di 20 milioni.
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