Non solo l'agricoltura e il turismo. La pazza estate del 2014 non ha risparmiato neppure la pesca, e con la scure del fermo biologico la situazione diventa critica.A lanciare l'allarme è Daniela Borriello, responsabile regionale del settore Pesca di Coldiretti Liguria. "Servono aiuti economici, anche straordinari, per i periodi di mancata pesca nel 2014, come avviene per altri settori. Molte famiglie devono tirare la cinghia per arrivare a fine mese".
"I pescatori - prosegue la Borriello - hanno contato solo 50 uscite in mare dall'inizio dell'anno, solo 9 ad agosto". Al disastro stagionale si aggiunge ora il periodo di fermo alla pesca a strascico imposto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, una consuetudine che cade nel periodo sbagliato: "Avevamo chiesto, come accaduto negli anni scorsi, che il fermo cominciasse ai primi di ottobre. Nonostante le richieste di Coldiretti e Regione Liguria, il ministero lo ha fissato dal 15 settembre al 15 ottobre. E la maggior parte delle imbarcazioni che pescano a strascico non ha ancora ricevuto i rimborsi di legge per la cassa integrazione per l’equipaggio imbarcato nel 2012 e nel 2013".
Ad essere stati danneggiati dal maltempo sono soprattutto i proprietari di piccole imbarcazioni, quelle sotto i 10 metri di lunghezza, che rappresentano l'80% della flotta. Queste barche non possono navigare se non in ottime condizioni marine e hanno fatto contare i danni più gravi.
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