cronaca

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Alcuni contestatori, fra cui giovani dei centri sociali, sono saliti sul palco della Festa dell'Unità a Genova ieri sera dove era in programma il confronto sulle infrastrutture tra l’assessore regionale, Raffaella Paita e il vicesindaco Stefano Bernini. I manifestanti hanno urlato e cantato slogan contro la Gronda ed esposto bandiere riconducibili al movimento No Tav. Sul posto sono intervenuti alcuni uomini del reparto mobile della polizia. Con le bombolette spray alcuni writers hanno scritto numerose frasi sui muri del Porto Antico di Genova che ospita la manifestazione, tra cui spicca "Pd uguale fascismo".




Non sono mancati i momenti di tensione quando i contestatori hanno strappato alcuni cavi elettrici lasciando parte dell’area al buio. I dirigenti del Pd, dopo aver intimato ai manifestanti di scendere dal palco, nonostante la risposta negativa hanno deciso di non rinviare il dibattito in programma ed è nato qualche tafferuglio.



Dopo le 22 gli antagonisti hanno lasciato la Festa dell'Unità e l'incontro è iniziato.
Nel suo intervento il segretario provinciale del Pd Alessandro Terrile ha sottolineato che "qui sono accettate tutte le opinioni ma non possiamo permettere che vengano affermate con la violenza". Da parte di Raffaella Paita l'accusa rivolta a indirettamente a Beppe Grillo: "Se dalle alture di Sant'Ilario qualcuno alimenta la protesta, qualcuno che non ha bisogno di lavoro né di crescita né di opere pubbliche si capisce bene dove sta il progresso e dove stanno le rendite di posizione a Genova".