I giudici del tribunale del riesame di Genova si sono riservati di decidere sulla richiesta avanzata dal legale di Gian Marco Grosso, ex vice direttore del Centro fiduciario, la controllata di banca Carige che si occupa delle operazioni riservate, arrestato e poi ai domiciliari con l'accusa di riciclaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Il pm Nicola Piacente ha dato parere favorevole all'attenuazione della misura restrittiva, proponendo il divieto di dimora a Genova o l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria.
I legali di Antonio Cipollina, ex direttore del Centro fiduciario, hanno invece rinunciato al Riesame, dopo che il gip Roberta Bossi ha attenuato la misura cautelare nei suoi confronti, dalla detenzione in carcere a quella domiciliare.
Insieme a Grosso e Cipollina erano finiti in manette il procuratore finanziario Marcello Senarega, quest'ultimo scarcerato sabato con il solo divieto di esercitare la professione per due mesi, Giovanni Berneschi e la nuora Francesca Amisano.
Secondo l'accusa, il Centro fiduciario era una sorta di 'buco nero' nel quale venivano riciclati capitali di provenienza illecita o comunque opaca
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