
"“In quel momento vedevo nero, mi sono sfogato con il mio angolo, ce l’avevo un po’ con tutti, con mio padre e con il mio allenatore”, si giustifica Fognini in sala stampa. “Dagli errori si impara - prosegue - non sono né il primo né l’ultimo a cui capita una cosa simile. E’ successo anche Murray. Chi mi conosce sa chi è il vero Fognini”.
IL COMMENTO
Elezioni a Genova: l’effetto Salis, le periferie e la campagna di Piciocchi
79 anni dalla nascita della Repubblica: tra memoria storica e sfide dei referendum di oggi