
"Sono d'accordo con Sergio Chiamparino, la sinistra che non cambia non è sinistra diventa destra, perde la dignità di essere sul fronte del progressismo. E noi andiamo in Europa per cambiarla", spiega.
"Noi siamo pronti a cambiare noi stessi ma le regole che raddoppiano la disoccupazione non funzionano, non è la ricetta che salva l'economia. E' inutile essere il partito del lavoro se non diamo occupazione", aggiunge Renzi.
"Chiedere un sacrificio ai manager non è una punizione. E' inaccettabile che gli stipendi siano aumentati del 170 per cento. Pensavo di essere criticato per il tetto, troppo alto, a 238mila euro. Accusateci pure di demagogia ma è una questione di credibilità delle istituzioni, noi resteremo in contatto con la realtà", conclude.
(Nella foto Renzi e Cofferati)
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?