cronaca

1 minuto e 14 secondi di lettura
La Capitaneria di Porto di Savona ha precisato, con un comunicato che i tempi per la rimozione del treno deragliato ad Andora, stimati in circa 10-12 giorni, non sono in alcun modo legati a problemi di tipo burocratico, "bensì alle oggettive problematiche connesse all'elaborazione di un piano operativo di intervento sul treno incidentato, piano tuttora in corso di elaborazione da parte della ditta a ciò incaricata da RFI ".

La Capitaneria di Porto spiega che ieri sono stati effettuati i sondaggi volti a conoscere la situazione dei fondali della zona, elemento che influisce grandemente sulle modalità di lavoro dei mezzi nautici impegnati nell'intervento (rimorchiatori e pontone); sul mezzo principale, il pontone, saranno caricate tre o quattro gru di tipo terrestre - che svolgeranno le operazioni di raddrizzamento del convoglio e che ospiteranno gli operatori della ditta - con la necessità quindi di valutare con attenzione le condizioni di stabilità del mezzo specifiche per questo singolo intervento.

Tutte operazioni, quindi, molto delicate, che si stanno svolgendo sotto il continuo controllo dell'autorità marittima e dell'ente di classifica dei mezzi nautici interessati (RINA), senza che si sia perso in alcun modo tempo prezioso, come pubblicamente riconosciuto dai responsabili di RFI, che dichiarano di essere in linea con i programmi prefissati.
L' approfondimento tecnico in corso deve garantire che lo svolgimento dell'intervento di recupero avvenga  nella massima sicurezza e possa concludersi con il successo da tutti auspicato.