
L'ipotesi di reato formulata dal pm Stefano Puppo è quella di interruzione colposa di gravidanza e lesioni. Si tratta dei medici del pronto soccorso e dei reparti di urologia e ostetricia (tutti assistiti dall'avvocato Ersilio Gavino) che avrebbero visitato la donna tra il 7 e il 12 ottobre. Il pm ha chiesto al gip l'incidente probatorio per la nomina di un perito e verificare se ci sono eventuali responsabilità. Nell'esposto presentato nel novembre scorso, la donna e il suo compagno, assistiti dall'avvocato Paolo Lavagnino, avevano riferito di avere richiesto a più riprese il ricovero ma i medici non lo avrebbero ritenuto necessario. Sempre nell'esposto viene spiegato che la donna, il 13 ottobre, si era sentita male e, visitata in ospedale, veniva informata che il bambino era morto ed era necessario che partorisse. In seguito era poi stata ricoverata per alcuni giorni.
IL COMMENTO
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