
Non ci sarà nessun esubero, rassicura Doria: "Sono previste riduzioni del personale che sarà ricollocato, non licenziato, in altri rami dell'amministrazione dei Beni culturali. Il piano prevede di usare meglio il personale facendo svolgere i lavori dati in appalto a ditte esterne ai dipendenti del Carlo Felice", ha aggiunto il sindaco. L'obiettivo del Carlo Felice è accedere al "contributo pubblico previsto dal Decreto Bray, un prestito con un interesse basso per ridurre il debito e gli oneri finanziari che il Carlo Felice paga".
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?