
"L'obiettivo di partenza -spiega Emma-era un piazamento tra le prime 30, mai avrei pensato di arrivare tra le prime 8. Mi sono preparata bene, condividendo diversi periodi di allenamento con Valeria. E' stata una gara strana nel caldo che ha fatto saltare diverse avversarie, ma io per fortuna non l'ho sofferto più di tanto! Da qualche anno, infatti, passo l'inverno in Kenya dove mi segue il mio allenatore Claudio Berardelli e, poi, oggi mi ero premunita con buon un metodo di refrigeramento prima della gara. Visto che non sono un un fenomeno - aggiunge scherzando la maratoneta del CUS Genova - anche dettagli come questi sono importanti per me! La mia è stata una gara di rimonta, con un paio di atlete straniere che per un po' sono state le mie compagne di viaggio". (foto Colombo/Fidal)
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?