
E' stata così accolta la misura cautelare richiesta dal pm Francesca Scarlatti, per il rischio di reiterazione del reato. I dipendenti indagati devono rispondere di truffa aggravata ai danni dello stato e violazione del Decreto Brunetta. L'inchiesta non è ancora conclusa e potrebbe presto allargarsi. Nel mirino, infatti, ci sarebbero, in totale, una trentina di dipendenti.
IL COMMENTO
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