cronaca

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Operazione della Guardia di Finanza in provincia d'Imperia nei confronti di quattro persone accusate di turbativa d'asta e bancarotta fraudolenta. Si sospettano collegamenti diretti con la criminalità organizzata vicina al clan del boss Matteo Messina Denaro, uno dei latitanti di Cosa Nostra più ricercati al mondo.  Secondo gli investigatori, i quattro avrebbero tentato di agevolare l'ingresso negli appalti pubblici del clan facente capo a Denaro. I provvedimenti restrittivi sono scattati al termine di un'indagine riguardante la gestione di diverse società, tutte operanti nel settore edilizio. 

La Gdf ha riferito che sono emerse numerose nomine risultate fittizie, tutte di breve durata, tutte di amministratore unico di una delle società, con l'unica finalità di ovviare ai previsti controlli antimafia della Prefettura. In questo modo la società poteva partecipare a gare di appalto pubbliche, facendo ricorso ad anomali ribassi d'asta, anche superiori al 40%, giustificati dalla presentazione di preventivi di comodo redatti da imprese controllate e riconducibili al medesimo sodalizio.