"Ho commesso errori, in particolare ho travisato il concetto di “rappresentanza”, scoprendo a mie spese quanto può fare male la politica. Quando sono entrato in Regione pensavo che avrei fatto l’assessore alla Scuola, e invece mi è stato imposto di diventare il capogruppo Idv. A quel punto, per due mesi, non mi sono avvicinato ai soldi. E allora ho chiesto ai colleghi di partito, sia a quelli eletti con me che ad altri, cosa fare per gestire il conto alimentato con il denaro pubblico, vista la mia scarsa dimestichezza: mi fu consigliato di rivolgerci al commercialista Giorgio De Lucchi, un professionista stimato. Non sapevo fosse vicinissimo a Giovanni Paladini... ".
Nicolò Scialfa parla dell'inchiesta sulle spese pazze in Regione Liguria, oggi in un'intervista sul SecoloXIX.
"Se ho commesso errori - premette ora Scialfa - l’ho fatto in buona fede. Sono una persona perbene, onesta e non mi sono messo in tasca nulla".
Cronaca
Spese pazze in Regione, Scialfa: "Mi dicevano di fare così"
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