Cronaca

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L'accusa, a carico del russo Roman Antonov e della moglie, è quella di aver ucciso un uomo, a Vasia nell'entroterra di Imperia, per inscenare la propria morte e intascare i soldi dell'assicurazione. Oggi arriva la svolta nell'inchiesta che sembra inchiodare l'uomo alle proprie responsabilità: il sangue trovato su un paio di pantaloni nasconto all'interno dell'auto dell’uomo, infatti, avrebbe un Dna compatibile con quello della vittima.