"Il derby? Vorrei solo ricordare ai giudici che quella partita è stata vinta grazie a un mio assist. La partita si concluse con un violento scambio di accuse tra me e i tifosi del Genoa proprio perché la curva accusava me e la squadra di scarso impegno mentre noi sapevamo di avere dato il massimo". Così Omar Milanetto su Panorama.it si difende dalle accuse di presunta combine nel derby del maggio 2011.
L'ex centrocampista del Genoa aggiunge: "Quella partita non compare neppure tra i miei capi d'imputazione, è stato il pm Di Martino a tirarla fuori a sorpresa durante il mio interrogatorio. Io sono cascato dalle nuvole e il gip lo ha subito stoppato. Poi il Tribunale del riesame non l'ha neppure presa in considerazione nonostante le insistenze del pm".
E su Lazio-Genoa: " "Io vengo tirato in ballo solamente da Carlo Gervasoni, persona che non conosco, e in modo ogni volta diverso: nel primo interrogatorio accenna alla partita ma non mi nomina neppure, nel secondo sostiene di aver appreso da terzi che io avrei incontrato alcuni esponenti della cosiddetta banda degli zingari, senza specificare quali. Solo a marzo inoltrato, quando già sui giornali erano uscite illazioni su di me, si ricorda – sempre per sentito dire – che avrei incontrato altri due presunti esponenti dell’organizzazione, Hristyan Ilievsky e Alessandro Zamperini. Entrambi hanno negato la circostanza, mentre Almir Gegic dice di non conoscermi".
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