Il segretario provinciale spezzino di Rifondazione Comunista Massimo Lombardi interviene sulla questione legata al progetto di nuovo fronte a mare della Spezia. "Occorre abbandonare i criteri finora seguiti, propri di una governance privatizzante - afferma Lombardi in una nota - e riproporre in termini nuovi, non lottizzatori, la creazione di un nuovo Waterfront del Golfo, da declinare attraverso un processo vero di partecipazione da parte di tutti gli spezzini". "Serve un alleanza - sottolinea il segretario di Prc - tra forze positivamente orientate alla costruzione del waterfront come "bene comune" per dare un senso nuovo alla città, tramite una politica che attacchi come nodo da risolvere lo statuto di Spezia come "città divisa e frammentata". "Al di là di infondate cortine fumogene - conclude Lombardi - l'attuale progetto non è quello vincitore del concorso per la riqualificazione del lungomare di Spezia, bensì una variante che altera radicalmente il masterplan originario. Utilizzando la legge sul federalismo demaniale Calata Paita si realizzerà interamente con l'impiego di risorse private mediante un "financing project", una perla del capitalismo finanziario che tende a chiudere ogni possibilità di pubblico dibattito, negando nei fatti qualunque forma di partecipazione.
Politica
Prc: "Basta demagogia, waterfront sia bene comune"
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Il segretario provinciale spezzino di Rifondazione Comunista Massimo Lombardi interviene sulla questione legata al progetto di nuovo fronte a mare della Spezia. "Occorre abbandonare i criteri finora seguiti, propri di una governance privatizzante - afferma Lombardi in una nota - e riproporre in termini nuovi, non lottizzatori, la creazione di un nuovo Waterfront del Golfo, da declinare attraverso un processo vero di partecipazione da parte di tutti gli spezzini". "Serve un alleanza - sottolinea il segretario di Prc - tra forze positivamente orientate alla costruzione del waterfront come "bene comune" per dare un senso nuovo alla città, tramite una politica che attacchi come nodo da risolvere lo statuto di Spezia come "città divisa e frammentata". "Al di là di infondate cortine fumogene - conclude Lombardi - l'attuale progetto non è quello vincitore del concorso per la riqualificazione del lungomare di Spezia, bensì una variante che altera radicalmente il masterplan originario. Utilizzando la legge sul federalismo demaniale Calata Paita si realizzerà interamente con l'impiego di risorse private mediante un "financing project", una perla del capitalismo finanziario che tende a chiudere ogni possibilità di pubblico dibattito, negando nei fatti qualunque forma di partecipazione.
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