Cronaca
NOMADI, TENSIONE IN VIA BURLANDO
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Tensione, ieri sera, in via Burlando, in seguito a un diverbio tra un trentenne genovese ed un nomade, trasferitosi lunedì in una delle case popolari assegnate dal comune agli zingari dopo lo sgombero dal campo di via dei Pescatori. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il diverbio sarebbe nato in seguito ad una discussione per un parcheggio. Il nomade, Barudin Rustic, 25 anni, 5 figli, sarebbe stato preso a pugni dall'italiano. A quel punto il padre del nomade, che aveva assistito alla scena dalla finestra, sarebbe sceso in strada e a sua volta sarebbe stato minacciato dall'italiano con un coltello. Sul posto, mentre si creava un assembramento di nomadi, sono intervenuti una volante della polizia, i carabinieri di San Giuliano e la polizia municipale. Il giovane nomade è stato trasferito all'ospedale Galliera per accertamenti. Sul posto le forze dell'ordine hanno poi trovato una corda legata a dei moschettoni con la quale i nomadi avrebbero minacciato a loro volta l'italiano. Il fratello del nomade aggredito, Tavic, 30 anni, portavoce dei Rom, ha accusato il partito di Alleanza Nazionale di aver fomentato l'odio presso gli abitanti della zona nei confronti dei nomadi. Mio fratello - ha affermato - guida il carro attrezzi per la municipalità. Noi siamo gente che lavora, paghiamo le tasse, non siamo venuti qui per scatenare risse, vogliamo solo essere integrati. (ANSA).
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