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Il Grifone guarda alla trasferta allo Juventus Stadium e al derby con preoccupazione
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GENOVA - Il commovente incitamento con applausi della Nord alla squadra dopo lo 0-3 col Milan è l’unica immagine positiva a cui si aggrappa il Genoa. I tifosi hanno capito che il disastro è colpa dell’eredità lasciata da Preziosi che pure siede nel cda. Il presidente Alberto Zangrillo e Andrea Blazquez al suo fianco al Ferraris avevano la stessa faccia di Shevcenko, che era lo spot dell’impotenza e della preoccupazione. In fondo pensare di fare punti col Milan senza un attaccante vero era pura utopia. Insomma perdere contro Ibra e compagni era scritto.

E così in fondo l’unico grande errore del tecnico ucraino è stato quello di aver lasciato in campo anche ad inizio ripresa il giocatore da preservare come un panda, ovvero Rovella. Infatti il ragazzo si è fatto male ed è uscito, ma si teme uno stop per lui. Gli esami daranno il responso. Si sapeva che per mille ragioni l’unica gara alla portata, dopo quella di Udine, in questo finale di andata sarebbe stata il derby, sfida che non ha bisogno di spiegazioni e che ora vale tantissimo per la classifica. Ma se anche Rovella non dovesse recuperare sarebbe un guaio non da poco. Inutile sacrificare Rovella, che fin qui ha giocato 15 partite su 15 più le gare nella nazionale Under 21. Doveva riposare e ormai sullo 0-2 c’era poco da fare con Galdames che poteva subentrare subito.  Era meglio pensare già alla stracittadina e i conti su chi far giocare contro la Juventus si dovranno fare. Sheva ha ammesso che per i bianconeri non recupera nessuno, poi restera’ una manciata di giorni per mettere in piedi qualcuno, in particolare Destro perché in avanti il Genoa non tira neppure in porta. Bianchi, Ekuban e Pandev più di tanto non possono dare.

Per fortuna le altre che sono nei bassifondi come il Grifo o poco più in alto perdono e stentano. Ma non sarà sempre così. Dieci punti sono una miseria e il fatto che il Genoa non vinca in casa dall’aprile scorso e se facciamo i conti di questa stagione non ha mai preso i tre punti (battuto solo il Perugia in Coppa Italia) la dice lunga sulla miseria nera con cui Shevchenko e il suo staff si devono misurare. Tutti guardano al mercato da cui ci si aspetta molto per raddrizzare l’andazzo tremebondo. Gli  americani hanno parlato di rivoluzione e in effetti serve quella parola li anche nella rosa. Circolano molti nomi, ma spunta anche un asse di mercato proprio col Milan. Interessano al Genoa Gabbia, Conti, Castillejo e Salemakers, ma c’è chi dice che Destro sia nel mirino proprio dei rossoneri.

Intanto prima di gennaio c’è ancora molto da soffrire. Sul fronte dell’inchiesta sulle plusvalenze, la Juve, che è l’unica società indagata, secondo fonti di stampa sarebbe tranquilla e pronta a patteggiare un’ammenda. Questo toglierebbe ansia ad altri club chiacchierati tra cui Atalanta, Inter, Genoa e Sampdoria, ma forse non solo.