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di Carlo Danani
Vieira e Baroni domenica faccia a faccia

Prima di campionato, stadio Meazza: Inter-Torino 5-0. Debutto tremendo per Baroni sulla panchina granata. Poi le reti bianche con la Fiorentina. Ma, soprattutto, una lenta e costante metamorfosi a livello tattico: l’iniziale 4-3-3 finisce in soffitta, per passare lungo le settimane a un temporaneo 4-4-2 ora sostituito da un 3-5-2 che, a giudicare dalle ultime prestazioni, sembra il vestito più adatto per l’attuale organico.

Granata ammazzagrandi: battuti Roma e Napoli

Da quella notte con luci spente a San Siro il Toro è ripartito, facendo scalpi eccellenti come quelli di Roma e Napoli, trovando il miglior equilibrio per innescare Adams e Simeone e rilanciare Tameze e Asllani. Certo, quel 5-0 di fine agosto costringe quella granata a essere ancor oggi la peggior difesa del campionato, ma il vento è nettamente girato e Baroni, dopo un settembre di forti turbolenze, adesso è tornato del tutto saldo in panchina.

Questo 4-2-3-1 tanto bisognoso di un aggiornamento

Facile immaginare quale effetto possa fare agli occhi della tifoseria rossoblù il rinnovamento torinista rapportato all’immobilismo del Genoa. Dopo 7 giornate e una situazione ambientale sempre più pesante Vieira, magari stuzzicato dai risultati del collega, rimetterà in discussione questo 4-2-3-1 che, fin qui, non sta producendo nemmeno il minimo sindacale?

Allo studio, durante i blindatissimi allenamenti al Centro Signorini, l’ipotesi di un Grifone a due punte o quantomeno la rivisitazione di movimenti e situazioni d’attacco che possano dare maggior peso a una fase offensiva fin qui quasi completamente impalpabile.

Giocatori di personalità cercasi

D’accordo le tracce di gioco, ma non meno importante è il fattore umano. In questa direzione, ora più che mai serve mandare in campo i giocatori giusti nei ruoli giusti. Ottobre non può essere il tempo delle scelte definitive, ma questo Genoa oggi orfano di figure carismatiche non ancora rimpiazzate e indebolito dal mercato estivo non può più prescindere da nuovi leader (o vecchi rispolverati) chiamati a prendere per mano una squadra fin qui quasi sempre troppo molle nei momenti decisivi delle partite.

Quali figure? A Vieira il compito di individuarli, a cominciare da Torino. Con la sensazione che a Villa Rostan, dopo Cremonese e Sassuolo, si tirerà un bilancio di quelli dettagliati sull’operato di Patrick.

Le ultime dal Centro Signorini

Messias rientra in gruppo e sarà convocato per domenica. Più complicato, invece, per Marcandalli e Stanciu, anche se c’è ancora speranza. Dopo Ostigard, anche Malinovskyi entra in diffida. Al Torino Baroni perde Nkounkou per due partite, in dubbio per domenica Israel e Pedersen.

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