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di Luca Vaccaro

LA SPEZIA - Ore calde in casa Spezia dopo la quinta sconfitta stagionale, arrivata al Picco contro il Cesena. La posizione di mister Luca D’Angelo è più che mai in bilico: la decisione definitiva sul suo futuro arriverà nella mattinata di domani, al termine di un confronto tra la proprietà e i dirigenti del club. Tutto, però, lascia presagire che tra il tecnico pescarese e il club possa arrivare la separazione.

In conferenza stampa, il presidente Charlie Stillitano ha parlato apertamente del momento difficile, ammettendo la delusione generale ma chiedendo anche sangue freddo nell’analisi della situazione. “Voglio dire che siamo tutti delusi, non abbiamo iniziato come volevamo. Oggi eravamo qui con Roberts per la partita. Dobbiamo dire che non è successo niente di grave dopo la gara, è solo un momento caldo per tutti. Faremo un’analisi come sempre. Dobbiamo assumerci tutti le nostre responsabilità: non è solo un problema che si può risolvere subito. Serve un’analisi con tutti, con mentalità e cuore freddo. Bisogna pensare e scegliere il meglio per la squadra. Siamo stati a un passo dalla Serie A, ora a un passo dalla B. La squadra è la stessa e Pio non può spostare così tanto. Abbiamo un organico fantastico, siamo contenti, ma dobbiamo riflettere perché così non si può continuare.”

Un discorso lucido ma carico di amarezza, che lascia intendere come ogni opzione resti aperta. “Tutto è sul tavolo in questo momento. L’unica certezza siamo io e Thomas Roberts. Siamo contenti di questa avventura, cominciata male, ma questa è la vita. Io sono nel calcio da più di trent’anni e ho visto momenti come questo. Non può essere mezzanotte per sempre. Adesso tiriamo avanti. Non abbiamo fatto distinzioni: dobbiamo pensare, e domani mattina io e il proprietario faremo un’analisi con Gazzoli, Corradino e Melissano. Avremo un confronto e decideremo insieme. Roberts ha messo i soldi, il cuore e il portafoglio, così come la mente. Alla fine decideremo tutti insieme.”

Stillitano non nasconde i problemi, ma sottolinea come la società sia solida e intenzionata a trovare la via d’uscita. “Il problema è sicuramente sul campo. Non voglio dire bugie. In carriera ho parlato con grandi allenatori. Abbiamo fatto qualcosa di buono e qualcosa di meno buono: il calcio è così, anche se hai un bravissimo allenatore e giocatori forti, qualcosa può non funzionare. Questa società aveva bisogno di un proprietario solido, altrimenti sarebbe stato difficile continuare. Roberts ha fatto il possibile: capisce di calcio, non è un dilettante. Ora abbiamo la responsabilità di analizzare tutto per trovare una soluzione che sia un bene per tutti. L’unico che non fa parte del discorso è Thomas Roberts.

Infine, il presidente ha voluto lanciare un messaggio di fiducia sul futuro economico e sportivo del club. “Ho parlato con Roberts in questi giorni: lui è deciso a voler restare per sempre. Ha risorse. Non dico se compreremo a gennaio o no, ma dico che abbiamo i soldi per farlo se servirà. Quando guardo questa squadra, vedo giocatori bravi. L’anno scorso abbiamo fatto 66 punti, con la stessa squadra. Pio è Pio, ma abbiamo ragazzi che prima non c’erano e sono forti. Abbiamo ancora 30 partite, ed è fondamentale quando pensiamo a una soluzione. Non siamo proprietari che vogliono distruggere: la società è solida, i giocatori sono bravi ma devono assumersi responsabilità. Analizzeremo tutto. Se avremo bisogno di rinforzi, abbiamo le risorse per farlo. Ma non cambiamo dieci giocatori solo per cambiare. La squadra è competitiva e dobbiamo lavorare per trovare la soluzione giusta: è l’unico modo che può funzionare.”