Cronaca

Torna alla homepage
1 minuto e 21 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Una vicenda sentimentale finita in tribunale si è chiusa con una sentenza di non doversi procedere. Al centro della storia una donna, ex amante di un uomo sposato, che dopo essere stata lasciata ha continuato a frequentare il circolo tennis dove l’ex si reca abitualmente. Poi si era presentata sotto il lavoro della moglie a cui dava della "prostituta": le bloccava la strada, la inseguiva, tanto che quest’ultima uscendo dall’ufficio stava per tutto il tempo al telefono con il marito per la paura di incontrarla.
La donna, nei mesi scorsi, ha affisso sugli alberi del circolo messaggi d’amore e fotografie della coppia, gesti che avevano portato l’uomo e la moglie a presentare querela per stalking. La settimana scorsa, davanti al giudice per le indagini preliminari Guerrero, si è tenuta l’udienza preliminare. 

La difesa della presunta stalker assistita dall’avvocato Francesco Del Deo, ha chiesto il proscioglimento. Le persone offese – l’uomo e la moglie – erano rappresentate dall’avvocato Paolo Campagna La difesa della presunta stalker ha chiesto il proscioglimento.

Il pubblico ministero ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per stalking, ma il giudice ha riqualificato il fatto come molestie semplici e, ritenendolo di particolare tenuità, ha disposto la sentenza di non doversi procedere.Nel frattempo, la donna ha fatto pervenire una lettera di scuse alle parti offese, che però non hanno rimesso la querela.
Non si sono però costituite parte civile nel procedimento. Una storia di passione e gelosia che si chiude così senza condanna, ma con un ammonimento implicito del tribunale: "certi gesti, anche se dettati dal sentimento, non possono sconfinare nel molestare la vita altrui"

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook