
"E' come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi. In questo mese è successo un po' di tutto. La vita a volte dà, a volte toglie. Come lo sport. Ora abbiamo una possibilità, un'occasione per poter scrivere un finale diverso. Tutti i giocatori hanno capito l'opportunità". Così Chicco Evani, allenatore della Sampdoria, nella pancia del Ferraris prima dell'allenamento di rifinitura dei blucerchiati alla vigilia del playout d'andata di domani (ore 20,30) con la Salernitana. Si va verso il tutto esaurito: venduti 29.500 biglietti, si andrà oltre i 30 mila da qui alle prossime ore.
Le parole di Evani
La Sampdoria che torna in campo dopo un mese di attesa, a un mese dalla retrocessione di Castellamare. "E' stato un mese dove è un po' successo di tutto. La vita dà, a volte toglie. Succede anche nello sport. In questo caso ci ha restituito una possibilità, un'occasione per poter scrivere un finale diverso. I ragazzi da un mese a questa parte hanno fatto un lavoro eccezionale. Ci sarebbe stato il pericolo di disunirsi. Invece ci siamo rafforzati nello spirito di gruppo, speriamo che il lavoro sia stato fatto bene. Certo dopo un mese in cui non si gioca ci sono tanti punti interrogativi, vale anche per gli avversari, su come gestire le energie" dice Evani.
Come sta la squadra? "I ragazzi hanno fatto lavori notevoli sotto l'aspetto fisico oltreché organizzativo di squadra, di atteggiamento tattico. Ha permesso ad alcuni di ritrovare la forma migliore. Coda era uno di quelli. Ora sta meglio".
Gli allenamenti dopo la retrocessione, la seconda possibilità. "E' come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi. C'è stato un inizio in cui erano stati programmati degli allenamenti tra virgolette punitivi. In quel caso nessuno si era comunque tirato indietro, lavorando con serietà e capendo cosa avevamo sbagliato. Abbiamo ricevuto, soprattutto loro, delle offese. Anche giustamente. Non siamo stati in grado di salvare questa squadra. Ora c'è questa opportunità. Credo che tutti i giocatori lo hanno capito dal momento in cui si è capito che si poteva giocare questo play out, tutti insieme hanno tirato per rafforzare il gruppo. Una cosa che non avevo visto prima" dice Evani.
I giocatori in scadenza o a fine prestito
Cosa può incidere in questa gara? "Ci sono tanti punti interrogativi, proprio per questo motivo. Nessuno ha più giocato partite vere a parte amichevoli tra di noi. C'è il problema di tensioni, pressioni, di saper gestire le energie. Nel momento in cui qualcuno inizierà a calare chi subentra dovrà dare qualcuno in più".
Qualche giocatore sta già pensando alla prossima stagione, soprattutto tra fine prestiti e scadenze? "Di questo non me ne sono accorto, dall'impegno che ci mettono. L'unico che ha fatto un discorso del genere per un problema fisico è stato Beruatto. Gli altri sono tutti sintonizzati, pronti a giocare e vogliosi a dare il proprio contributo".
Il fattore pubblico
Domani ci saranno quasi 30 mila spettatori al Ferraris. "Conosciamo il valore del nostro pubblico. E' straordinario. Lo sanno anche i giocatori che hanno sempre avuto una spinta dai tifosi. Una cosa che dobbiamo indirizzare a nostro favore, che non diventi un troppo. In queste partite si rischia a volte di andare fuori giri" dice Evani.
Da Niang a Borini
La situazione in attacco. "Niang e Borini? Giocatori che hanno avuto dei problemi. Borini è rientrato da qualche giorno, non è in condizione ottimale ma sarà a disposizione. Niang sicuramente non sarà a disposizione in questa partita, è tornato a lavorare da qualche giorno ma è stato fuori a lungo in queste settimane. Abiuso si è fermato due giorni fa ma è stato sempre bene".
Se sarà una partita simile a quella giocata lo scorso 9 maggio e vinta dai blucerchiati in campionato. "I principi tattici dovrebbero essere i soliti. Da quella partita dovremo riprendere soprattutto il primo tempo. Siamo stati aggressivi, molto alti. Abbiamo concesso a loro poche possibilità di ragionare, cosa che non abbiamo nel secondo tempo e loro hanno preso fiducia".
Come sta Veroli? "Veroli ha la maschera, deve giocare con la maschera. Si sta allenando bene da diverso tempo. Questa maschera lo limita poco. Forse un po' nelle palle alte. Comunque un ragazzo più che affidabile".
Conta solo vincere
La Sampdoria deve vincere visto che la Salernitana ha la possibilità di salvarsi con due pareggi. "Per forza, dobbiamo vincere una partita. Loro hanno questo piccolo vantaggio, possono fare qualche calcolo in più e noi dobbiamo rischiare un po' di più".
Evani, Lombardo, lo stesso Andrea Mancini hanno fatto capire il valore della maglia blucerchiata a questa squadra? "In questo mese in cui c'era il rischio di disgregarsi e non di compattarsi, invece è successo questo. Sono bravi ragazzi, oltreché buoni giocatori. E' stata un'annata particolare. Quando le cose vanno storte è difficile poi raddrizzarle, anche io ho giocato a calcio. Erano molto dispiaciuti per la stagione. Ora però sono molto motivati per cambiare il finale di questa stagione".
La designazione di Aureliano
Da Salerno qualche malumore sulla designazione dell'arbitro Aureliano. "Gli arbitri sono professionisti. Anche nell'ultima partita qualcuno si era lamentato dell'arbitro che era stato designato, poi forse per com'è andata la partita avremmo dovuto lamentarci noi. Lasciamo sereno l'arbitro" risponde Evani.
Le è mai successo di giocare una partita del genere nella sua carriera? "Non mi è mai capitato, soprattutto per i tempi. Non tanto per l'importanza perché questa partita si può paragonare ad altre partite importanti. In queste partite determinanti credo sia meglio non caricare troppo. Sono partita a livello mentale anche più facili da preparare. Anche i giocatori, si tratta di persone mature e intelligenti, sanno cosa vale questa partita. Mi auguro che quello che ci hanno fatto vedere in campo questo mese riescano a riportarlo domani sera in campo con tranquillità".
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