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Un centinaio di tifosi fuori dai cancelli del Mugnaini presidiato dalle forze dell'ordine: cori contro la società e i giocatori: "Via gli infami dalla Sampdoria"
1 minuto e 53 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Dura contestazione dei tifosi della Sampdoria al centro sportivo Mugnaini di Bogliasco dove la squadra di Evani si è allenata. La retrocessione in Serie C maturata dopo il pareggio di Castellammare contro la Juve Stabia ha fatto scatenare la rabbia dei tifosi. 

La società ha scelto di far effettuare un allenamento quasi punitivo nei confronti dei giocatori. Intorno alle 16 i giocatori sono entrati in campo, prima un brevissimo allenamento atletico, poi una partitella a metà campo. Attorno al centro sportivo schierate le camionette della polizia e dei carabinieri a presidiare tutta l'area. Nel frattempo nel campo accanto la partita della Primavera contro il Sassuolo valevole per l'ultima giornata di campionato.

Intorno alle 16,15 è arrivato a bordo dei loro motorini un gruppo di circa cento ultrà blucerchiati che si è posizionato fuori dai cancelli del Mugnaini. Da lì i cori contro i giocatori e la società. Su tutti il grido "via gli infami dalla Sampdoria". A bordo campo i dirigenti e lo staff rappresentato da Andrea Mancini, Massimo Ienca e Giovanni Invernizzi. 

Poco prima delle 17, d'accordo con la polizia, i tifosi sono stati fatti entrare all'interno del centro sportivo, qui si sono posizionati accanto al campo dove si stava allenando la squadra. Altri cori contro Manfredi, la società, ili dirigenti e i giocatori. Al termine dell'allentamento la richiesta di farsi consegnare le maglie usate durante l’allenamento, casacche che sono state messe in un sacco azzurro e date ai tifosi blucerchiati, come a dire: “non siete degni di indossarle”, il tutto è avvenuto in un clima di tensione. A quel punto la squadra ha lasciato il campo di allenamento e i tifosi hanno abbandonato il centro sportivo. L'ultimo coro-minaccia rivolto a giocatori e società è chiaro: "Guardatevi le spalle".

Il deflusso dei giocatori e dello staff è avvenuto regolarmente - ha informato la Questura di Genova - che in una nota spiega anche che il gesto di consegnare le maglie al termine dell'allenamento è stato "preventivamente concordato" e che le maglie utilizzate dai calciatori saranno "donate all’Ospedale Gaslini, in segno di distensione". Sabato previsto un nuovo allenamento. 

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