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Genova per lui è «Corso Italia, per una passeggiata con la fidanzata; per un bagno da Quinto in poi, verso Levante».
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Simone Giordano è genovese di Marassi, da casa vede il campo, ha vissuto la gradinata («La prima volta? Non la ricordo, troppo piccolo. Ma sono cresciuto nella Sud»), si gode l’emozione di essere fra i protagonisti e di vedere dal prato lo spettacolo di Sud e dintorni. «Emozioni particolari per me». Essere entrato, l’estate scorsa dopo due stagioni in prestito a Piacenza e ad Ascoli, nel gruppo della “sua” Sampdoria è la soddisfazione più grande fin qui della sua carriera. "Ma non bisogna porsi limiti" spiega in una lunga intervista a Primocanale. Genova per lui è «Corso Italia, per una passeggiata con la fidanzata; per un bagno da Quinto in poi, verso Levante».

Contro la Reggiana a testa bassa. «Abbiamo riguardato la partita, l’abbiamo analizzata, abbiamo discusso per evitare di ripetere gli errori di Brescia». Parla Simone Giordano, 22 anni fra una settimana, uno dei giovani di casa Samp che stanno mettendosi in evidenza. Dopo il gol, purtroppo inutile ma splendido proprio a Brescia, una prestazione da incorniciare contro il Lecco, da mezzala sinistra. «Con i compagni parliamo, cerchiamo di fare sempre meglio, siamo consapevoli di aver cambiato marcia rispetto alla prima parte di campionato. Ma credo sia giusto porre l’obiettivo partita per partita».

Simone affida a Primocanale la sua classifica: il compagno più saggio, quelli che gli hanno dato consigli preziosi, i più casinisti. E Pirlo? «Sa come dialogare e farci comprendere quello che vuole. Ma sa anche scherzare con noi a fine allenamento». La prestazione contro il Lecco gli è valsa l’inserimento nella Top 11 di giornata della serie B. In un ruolo anomalo. A proposito, modello da seguire nel ruolo di terzino sinistro? Nessun dubbio: «Marcelo, ex Real Madrid».

Giovedì prossimo, 21 dicembre, Simone Giordano compirà 22 anni, il 25 è Natale, ma il 23 la Samp sarà in campo a Marassi contro il Feralpisalò e il 26 si replica contro il Bari. Idee su come festeggiare? «Due vittorie e sarebbero feste bellissime».