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Di fronte la Reggiana di Nesta che da neopromossa in B sta facendo di un buon torneo, soprattutto negli ultimi match
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GENOVA - Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino fa subito capire che al passaggio del turno di Coppa Italia di mercoledi alle 15 al Ferraris, lui tiene molto.

Di fronte la Reggiana di Nesta che da neopromossa in B sta facendo di un buon torneo, soprattutto negli ultimi match. Per questo Gila chiede umiltà dai suoi giocatori che al Ferraris scenderanno in campo contro la Reggiana: “Affrontiamo una squadra in salute, che sta ottenendo risultati molto positivi.

Noi dovremo saper scendere in campo con la giusta umiltà e la consapevolezza di giocare contro un avversario ben organizzato, che avrà grande voglia di dimostrare e che proverà in tutti i modi a metterci in difficoltà. La Coppa Italia è una competizione che affascina e puntiamo a fare un buon percorso”.

Gilardino vuol regalare un successo ai tifosi e nello stesso userà la partita per fare delle valutazioni sui giocatori che hanno avuto meno spazio: “Dovremo continuare sull’onda dell’entusiasmo e dell’energia trasmessa dalla partita di venerdì, ci teniamo a fare bene davanti al nostro pubblico che ci appoggia e ci sostiene sempre. Sto facendo delle valutazioni per dare spazio a chi in queste ultime gare ha avuto meno minutaggio a disposizione, ma come ho sempre detto tutti i giocatori che scenderanno in campo, dal 1’ così come a partita in corso, dovranno saper essere determinanti nei momenti decisivi, in entrambe le fasi di gioco”.

Infine parole di amicizia e rispetto per Alessandro Nesta compagno di Nazionale nel mondiale vinto in Germania nel 2006: “Sono molto contento di ritrovare Nesta sull’altra panchina, mi fa piacere rivolgergli i miei più sinceri complimenti. E’ sempre stato un difensore implacabile e, nel ruolo di allenatore, sta compiendo un percorso molto interessante per le idee che mette in campo. Le avventure vissute insieme con le maglie della Nazionale e del Milan, a partire dal trionfo nel Mondiale in Germania, rappresentano un patrimonio sportivo e umano che ci porteremo dietro tutta la vita”.