LA SPEZIA - "Conoscevo già i direttori sportivi, c'è stata un pò di confusione ma alla fine il mercato mi ha portato qua e posso dire che Spezia è stata la miglior scelta per me" - Così si è espresso il portiere dello Spezia Bartlomiej Dragowski in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di DAZN, soffermandosi poi anche su tanti altri aspetti interessanti legati alla sua avventura in maglia bianca sin qui.
Sulla corsa alla salvezza:
"Siamo tutti consapevoli della situazione però per fortuna abbiamo tutto nelle nostre mani, basterà fare più punti o addirittura gli stessi di chi ci insegue e saremo salvi. Ovviamente non è facile giocare con il fiato sul collo ma il mister e la società cercano di trasmetterci sempre energie positive".
Sull'infortunio di Verona:
"Ho sempre cercato di mantenere la calma e di trovare il positivo in tutto ciò. Per fortuna c'era di mezzo la sosta nazionali che mi ha consentito di recuperare al meglio".
Sui compagni di squadra:
"Ho un ottimo rapporto con tutti ma in particolar modo con gli altri polacchi che già conoscevo in precedenza grazie a passate esperienze".
Sull'assist a Nzola contro la Fiorentina:
"Se ne aspettava un altro. È un bravissimo ragazzo che in momenti di difficoltà ti da due mani, neanche una. Lotta, corre per la squadra. In campo è un animale. Anche fuori dal campo è un compagno straordinario”.
Sul Picco, stadio che ha iniziato ad ammirare già da avversario:
“Quando ero ancora un giocatore della Fiorentina andammo a giocare al Picco e mai mi sarei aspettato un’atmosfera del genere. È qualcosa di impressionante, pur non essendo grandissimo. La tifoseria è calda e carica la squadra, è come avere un giocatore in più”.
IL COMMENTO
I programmi della Liguria? Quelli di cinquant’anni fa
La Liguria fragile dimenticata dalla campagna elettorale