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Il vicepresidente del club blucerchiato resta fiducioso su una cessione che salvi il club
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Antonio Romei, avvocato romano, vicepresidente della Sampdoria e artefice del passaggio di proprietà del 12 giugno 2014 dai Garrone-Mondini a Ferrero (nella foto, l'ex presidente e l'attuale vice di Lanna), fa il punto sul futuro del club. "Io ancora oggi sono fiducioso affinché si trovi una soluzione. Ci sono tutti i presupposti, ma serve - dice a GR Parlamento - che ci sia qualcuno disposto a investire nel club. Noi più di mantenere il club in regola non possiamo fare. Secondo me la Samp è una grande opportunità, abbiamo ancora qualche mese di fronte a noi".

"Mi chiedo perché - aggiunge - si fatichi a trovare un acquirente per un club così prestigioso. Le trattative si fanno negli studi legali, andrebbero fatte con meno comunicati. Noi facciamo di tutto per mantenere la categoria ed evitare conseguenze più dolorose e lavoriamo solo per questo. Soluzione estera o italiana? Davvero non lo sappiamo, le trattative le fa il trustee con l’advisor e non abbiamo veramente nessuna possibilità di interferire nel processo di vendita che è standardizzato. Se ci sono trattative devono essere riservate per definizione"

"Abbiamo iniziato il mandato lo scorso gennaio, il grande risalto mediatico intorno a noi - prosegue - non ci ha aiutato. Oggi abbiamo superato la scadenza del 16 febbraio grazie all’aiuto della squadra e abbiamo avviato una composizione negoziata della crisi per prevenire una situazione di squilibrio finanziario in cui ci troviamo. Abbiamo presentato un piano, adesso dobbiamo cercare di realizzarlo per portare in sicurezza il club. Poi quello che viene sopra non ci riguarda, diamo il supporto alla vendita dell’azionista".

Un accenno al mancato accordo con Barnaba: "La trattativa Barnaba non è andata a buon fine perché aveva condizioni non verificate. Ogni trattativa deve trovare incontro tra venditore e acquirente e questo incontro ad ora non c’è stato».