La Sampdoria sta per presentare alla Camera di commercio di Genova l’istanza di composizione negoziata della crisi aziendale (CNC). La società vede slittare dall’immediato inizio settimana l’obiettivo della trasmissione - per l’usuale via telematica, prevista dal decreto legislativo 14/2019 istitutivo del “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” - della documentazione necessaria, per l’apertura ufficiale della procedura, con l’incarico al comitato di tre saggi per la nomina dell’esperto che affiancherà il CdA, alla ricerca di soluzioni, con le misure di protezione attivabili con l’avvio della CNC.
I tempi si sono allungati per via del rilascio di documenti dagli istituti (previdenziali, tributari, assicurativi obbligatori) di necessaria interlocuzione, con termini articolati da un minimo a un massimo di giorni, quindi con un arco di discrezionalità burocratica non vincolante. Mancano quindi un paio di documenti, a rilascio entro 45 giorni dalla richiesta, e questa attesa non giova certo a una situazione che necessita dei tempi più stretti possibili.
In attesa che parta la procedura vera e propria, con l’esperto a collaborare con il CdA, la società è al lavoro con i consulenti legali ed economici per elaborare i diversi scenari da prospettare alle banche e agli altri creditori, nella consapevolezza di una situazione delicata che può sbloccarsi in senso costruttivo solo con un buon esito della CNC e naturalmente con l’ingresso in società di nuovi capitali, quindi un compratore.
IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”