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L'invettiva dell'ex presidente colpisce una persona che sta mettendo tutto se stesso per salvare la Sampdoria
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Edoardo Garrone contro Marco Lanna. Secondo l'ex presidente, artefice della consegna gratuita della Sampdoria al Viperetta, l'attuale capo del CdA è corresponsabile, con gli altri dirigenti e al pari del pittoresco produttore romano, dello sfascio del club (leggi qui).

Però non si capisce perché chi ha consegnato la Sampdoria al Viperetta, avviando il disastro (leggi qui), addebiti adesso al CdA di Lanna, impegnato nella composizione negoziata della crisi (leggi qui) la crisi gravissima in cui la Sampdoria si trova. Non si capisce che cosa avrebbe potuto fare il CdA, visto che gli amministratori di una società per azioni non hanno il potere di estromettere un socio che non si presenta alle assemblee e che ha purtroppo il diritto di non varare un aumento di capitale che lo marginalizzi fino a farlo scomparire. Lanna e il CdA non avrebbero potuto fare nulla di più di quello che hanno fatto.

Con l’azionista Ferrero potevano trattare solo soggetti esterni, come Barnaba e Garrone, e trovare un accordo. Il Viperetta ha tutte le colpe del mondo, siamo d'accordo, anche qualcuna in più se vogliamo, ma lui e il suo “trust” sono ad oggi gli unici soggetti in grado di aprire le porte ad un aumento di capitale di soggetti esterni, ma lo fanno solo se vengono pagati, se gli vengono riacquistate le azioni a un importo che purtroppo decidono loro in questa fase, dove sono a tutti gli effetti i proprietari.

Se un soggetto avesse accettato di dare circa 20 milioni a Ferrero, allora sarebbe entrato e avrebbe potuto varare l’aumento di capitale necessario alla Sampdoria per non aprire percorsi diversi da quelli che sta aprendo il CdA, nel rispetto della legge: la composizione negoziata presso la Camera di Commercio e poi, se non ci saranno soluzioni, la messa in liquidazione della società con l’ingresso a quel punto di un liquidatore fallimentare e l’uscita dell’attuale CdA.

Non è quindi fondato l'attacco a Lanna e al CdA, in cui c'è tra l'altro Romei, artefice dell'operazione Ferrero e già uomo di fiducia di Garrone, ora parrebbe disconosciuto. A nostro giudizio il CdA ha avuto il coraggio la passione l’amore per la Sampdoria, difendendola fino all’ultimo mettendoci la faccia. Attaccare Marco Lanna, che ci ha messo la faccia in un momento drammatico, è un errore clamoroso. A Lanna andrebbe detto soltanto un enorme, infinito "Grazie".