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I rossoblù dominano il primo tempo ma subiscono i campani nella ripresa
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Il Genoa torna a casa da Benevento con tre punti, incassando la quinta vittoria dell’era Gilardino, la quarta consecutiva, e mantenendo il secondo posto in classifica in coabitazione con la Reggina, al termine di una partita dai due volti, con un primo tempo che avrebbe meritato di concludere con due o tre gol di scarto e che invece ha risolto soltanto al 94esimo grazie ad un imperioso stacco di testa di Puscas che ha messo in rete un perfetto cross di Sabelli dopo aver subito l’iniziativa della squadra di Cannavaro per buona parte della ripresa. 2-1 il risultato finale ma occorrerà lavorare per evitare in futuro questi cali improvvisi e inaspettati che potrebbero compromettere incontri dominati a lungo.

Il Benevento parte di gran carriera ma la fiammata iniziale dura solo pochi  minuti dopo di che il Genoa prende in mano il pallino dell’incontro riuscendo spesso ad uscire con autorevolezza dal pressing della squadra campana con manovre rapide e repentini cambi di gioco arrivando con facilità nell’area di rigore avversaria e andando in vantaggio già al 12esimo: al termine di una rapida controffensiva Gudmundsson premia il taglio di Coda in area che incrociando mette dell’angolino opposto. Il Benevento, contestato dai tifosi entrati nello stadio soltanto nel secondo tempo, accusa il colpo e non riesce a reagire. E così fioccano le occasioni: al ventesimo Coda calcia da posizione ravvicinata ma il suo destro finisce fuori di poco mentre due minuti dopo una prolungata azione dei rossoblù si conclude con un colpo di tacco di Aramu che sfiora il palo. I campani sembrano un pugile nell’angolo ma i rossoblù non riescono a dare il colpo del ko anche perché al 30esimo Coda vuole restituire a Gudmundsson il favore dell’assist regalato nel gol ma il tiro dell’islandese colpisce il palo e poi attraversa tutta la porta senza entrare.

Nel secondo tempo però la musica è diversa: Cannavaro da un lato cambia le carte in tavola, inserisce Tello e Simy per Karic e Ciano e passa al 4-4-2 mentre dall’altro il Genoa torna in campo lasciando la grinta negli spogliatoi e subisce per almeno mezz’ora. Il pareggio del Benevento arriva al 58esimo quando Tello raccoglie una respinta della difesa e scarica un bolide che batte Martinez. Anche Gilardino cambia, entrano prima Strootman e Sturaro per Badelj e Gudmundsson, poi Puscas Matturro Yalcin per Coda Vogliacco e Aramu. Il Benevento attacca sia pure senza creare grosse occasioni, il Genoa si difende anche se un colpo di testa di Frendrup su cross di Puscas finisce altro di poco. Poi, a una manciata di secondi dalla conclusione, il gol che regala alla squadra di Gilardino quei tre punti che aveva strameritato nel primo tempo, molto meno nel secondo. Adesso, sabato prossimo, nuova battaglia a Marassi contro il Pisa.