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Già da una settimana Gilardino è senza alcun dubbio l’allenatore del Genoa fino a giugno con la missione di portare in A la squadra rossoblu. Macché traghettatore, in attesa di un nuovo mister dopo il traumatico esonero di Blessin che ormai era in caduta libera fino ai due ko pesanti con Perugia e Cittadella. Gilardino non ha perso tempo come invece ha fatto Spors che voleva continuare con Blessin,  e così ha mollato seppur a malincuore la sua Primavera e si è messo a disposizione della società, giocandosi le sue carte. Dieci punti in 4 partite sono un miracolo visto l’andazzo disastroso con Blessin.

Gila ha conquistato con intelligenza i giocatori, carisma ne ha per la sua grande carriera culminata con la conquista del mondiale nel 2006 con gli azzurri, poi tutta la dirigenza anche in Florida. Ha stile, ovviamente nome, e pure fa punti. In più il Genoa sia col Frosinone che a Bari ha fatto vedere anche del gioco. Contro i pugliesi Bani e compagni sono stati squadra e inoltre in una bolgia incredibile con oltre 45 mila spettatori, il Genoa ha tirato fuori non solo gli artigli ma anche una grande personalità. L’esempio più clamoroso la prestazione del giovanissimo Boci che è sembrato un veterano sulla sinistra.

Il gruppo c’è e ora dopo qualche giorno di vacanza si tornerà a lavorare per partire forte nel girone di ritorno. Il calendario dice Venezia in casa, Benevento fuori e il forte Pisa al Ferraris. Il Genoa avrà un Criscito in più e soprattutto la consapevolezza che Gilardino ha dato a tutti i ragazzi di poter vincere con chiunque. Da ex bomber dovrà lavorare su Coda rimasto fuori col Bari e per questo già al centro di possibili richieste da club di B come l’Ascoli. Ma Coda sarà importante per im progetto di risalita in A.