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L'esposto alla Procura dei supertifosi doriani Claudio Bosotin e Fulvio Comini, che ha portato alla rimozione della bandiera rossoblù dallo scoglio di Boccadasse, sta provocando reazioni a catena sull'una e sull'altra sponda. Entra in scena anche Matteo Bassetti, noto tifoso genoano: "Sono cresciuto con la bandiera del Genoa sugli scogli di Boccadasse. Per me e per molti altri (anche Sampdoriani) era come se fosse parte del paesaggio. Quasi non ci facevamo più caso. Un po’ come, quando in alcuni quartieri della città, trovi muri o staccionate con i colori rosso -blucerchiati. Non ti chiedi perché ci siano, ma dai per scontato che facciano parte della bellissima storia della tifoseria e degli “sfottò” tra Genoa e Sampdoria. Ora quella bandiera non c’è più perché qualcuno ha fatto un esposto in Procura e si è deciso di toglierla. Tutto giusto dal punto di vista legale. Ma cosa succederebbe se domani si facessero esposti per tutti i muri, le staccionate o altri luoghi pubblici con i colori delle nostre squadre? Certo, si deve dire non andavano imbrattati, ma fanno parte della nostra storia. Per legge si devono cancellare e si deve anche rimuovere una bandiera, ma così si cancella parte della gloriosa storia delle nostre amate squadre genovesi. Spero quindi che prevalga il buonsenso e che potremo tornare a vedere presto la bandiera a Boccadasse".
Proprio sulla datazione dell'usanza, che i tifosi genoani fanno risalire al 1974 con tanto di foto (immagine in bianco e nero), da parte sampdoriana si sollevano dubbi. Un tifoso ha infatti pubblicato sul suo profilo Facebook un'immagine dell'estate 1983 (foto a colori) in cui lo scoglio non ha né bandiera né asta con supporto. La contesa così continua.
IL COMMENTO
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