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Il finanziere di Merlyn Partners vuole ricalcare il progetto Lille. Ma urge liquidità per le scadenze
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Quattro date: 5, 10, 20 gennaio e 2 febbraio. Con oltre un mese di tempo a disposizione – in base alla calendarizzazione della nuova assemblea degli azionisti della Sampdoria convocata e resa nota da Holding Max, capogruppo della famiglia Ferrero – il Viperetta è convinto di trovare le risorse necessarie alla ricapitalizzazione della società blucerchiata, anche a costo di dare in pegno al presunto finanziatore le azioni del club di Corte Lambruschini.

L’ordine del giorno resta il medesimo di quella precedente, andata deserta nelle due convocazioni presso Banca Lazard a Milano: aumento del capitale sociale, previa copertura di eventuali perdite, fino all’importo di euro 50 milioni. Delibere inerenti e conseguenti.

Resta da capire quanto liquidità abbia in cassa la Sampdoria per tirare avanti, adempiendo alle scadenze fiscali e pagando stipendi e fornitori. Di certo un eventuale ritorno in sella di Massimo Ferrero farebbe scattare le immediate dimissioni di Marco Lanna e di conseguenza di tutto l’attuale Cda, che l’attuale patron andrebbe a ricomporre con persone di sua fiducia.

Nel frattempo Alessandro Barnaba, pretendente alla Samp attraverso il Fondo Merlyn Partners, dopo l’incontro di ieri a Milano con Gianni Panconi, l’uomo dei conti della Samp, vuole continuare lungo la strada della scalata forzata alla società e ha chiesto al Cda di forzare la mano attraverso mosse estreme, per quanto previste dalle procedure: una di queste sarebbe la richiesta di nullità del Trust Rosan in cui è incapsulata la Sampdoria nell'isola di Jersey e a capo del quale "regna" il trustee Gianluca Vidal.

Barnaba intende rimarcare il modello Lille, di cui è co proprietario e nel quale era subentrato dopo che la proprietà era andata in crisi a seguito di mercati sballati, mancate plusvalenze e incapacità finanziaria di ricapitalizzazione.

La stessa situazione della Samp, dove però dall’altra parte c’è un Massimo Ferrero determinato sino all’ultimo a non mollare la presa attraverso questa cosiddetta assemblea aperta.

Esattamente un anno fa le prospettive erano diverse: l’arresto di Marco Ferrero, l’insediamento di Marco Lanna alla presidenza, le prospettive di cessione del club entro giugno del 2022. Sono trascorsi dodici mesi e non solo la situazione non è cambiata, ma è pure peggiorata. Ma resta in piedi la speranza di una soluzione che eviti fallimento e retrocessione.

Panconi ai microfoni di Primocanale ha sparso comunque ottimismo.