L’anno scorso un portiere – Emile Audero – ha salvato la Sampdoria dalla possibile retrocessione in serie B. Quest’anno un altro portiere – Nikita Contini – ha regalato alla Samp la prima vittoria della stagione, sebbene in Coppa Italia, soffertissima, contro un avversario di serie B – l’Ascoli - e soprattutto alla conclusione di un’interminabile serie di calci di rigore.
Un segno del destino a cui l’ambiente blucerchiato può e deve aggrapparsi per ribaltare l’esito di un campionato iniziato nel peggiore dei modi.
I tifosi stanno facendo la loro parte, lunedì allo “Zini” di Cremona saranno 2.500. Anche il Consiglio di amministrazione ha voluto mandare pubblicamente un segnale di unità di intenti, finalizzata a tenere botta sino a quando la società non sarà ceduta. Quando e a chi, rimane ancora un mistero.
Ma il Trustee Gianluca Vidal oggettivamente non sta facendo lo schizzinoso e tiene aperta la porta a qualunque soluzione, ad una sola condizione: che arrivino i soldi, almeno i 40 milioni necessari per onorare i concordati, anche a costo di correre qualche rischio sulla solidità dell'acquirente nel tempo.
Il resto deve obbligatoriamente farlo la squadra di Stankovic, chiamata a conquistare i tre punti contro la Cremonese, qualunque altro risultato sarebbe un fallimento. L’allenatore spera di recuperare Tomas Rincon, uscito dalla sfida di Coppa Italia con un problema muscolare. Il venezuelano è infatti l’unico incontrista di ruolo del centrocampo.
Dalla partita con l’Ascoli sono arrivati segnali positivi, oltre che da Contini, da Verre e sia pure a sbalzi dal giovane difensore Amione. Manca ancora all’appello della piena forma Manolo Gabbiadini, solo i suoi gol possono rivitalizzare una Samp ferma al palo dell’umiliante ultimo posto in classifica.
IL COMMENTO
La doppia svolta di Piciocchi: città e assessori, si cambia
Quello spot di Autostrade che stride così tanto