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Acceso confronto anche sulle sorti del Settore Giovanile. Il neo presidente rassicura: "Progetto serio. I biancoblu meritano una categoria superiore"
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SAVONA - Il sopralluogo allo stadio Bacigalupo, l'incontro con staff tecnico e giocatori. Infine la conferenza stampa di presentazione del nuovo Savona Calcio. Questi gli ultimi movimenti sotto la Torretta della cordata di imprenditori romani rappresentata da Vittorio Barani e dall'avvocato Massimo Cittadino, subentrata dopo lo scossone delle dimissioni del presidente Mordeglia. Tra gli obiettivi del Vecchio Delfino il recupero del "Baci" e il dialogo con le istituzioni locali, entrambi aspetti considerati indispensabili dal gruppo che fa capo alla società Vela srl attiva nel settore edilizio.
 
Sul piatto anche la conquista della Serie D. "Nessun proclama. Certo è che il Savona non può restare in Prima Categoria. Quella attuale è una situazione che non rende onore alla maglia. Abbiamo scelto questi colori per la loro storia gloriosa", ha detto il rappresentante della cordata Massimo Cittadino in merito a una delle sue prime esperienze nel mondo del calcio. Entusiasmo a parte, i dirigenti invitano a non creare falsi miti: "Il progetto c'è ed è ambizioso - ha aggiunto Cittadino - ma avanziamo passo dopo passo. Nel calcio è facile rimanere delusi, capisco lo scetticismo dei tifosi, siamo qui per lavorare con serietà".
 
Durante la presentazione del piano societario non è mancato il dibattito. Gli animi si sono accesi sul tema del Settore Giovanile il cui lavoro è stato - secondo il responsabile Alessandro Grandoni - sminuito dalle parole del neo presidente Sebastiano Cannella: "Il nostro progetto di giovanili partirà a marzo" aveva detto Cannella riferendosi al quadro per l'avvio di campionato. "Non vogliamo smantellare il presente, ma non vogliamo nemmeno fare qualcosa tanto per fare". Queste le parole non gradite a Grandoni e a una parte di tifoseria presente in sala. "Frasi che non posso accettare. Devo rendere conto alle famiglie" ha detto il responsabile di settore. La dirigenza ha replicato spiegando di essere pronta a dialogare: "La priorità della trattativa era quella di salvare la prima squadra per la quale abbiamo speso tutte le nostre energie". Continuità anche nella gestione prettamente sportiva con la conferma dell'allenatore Girgenti e del direttore sportivo Grabinski. Cittadino, nelle vesti di direttore generale, ha però sottolineato la criticità di un monte ingaggi troppo alto per la categoria: "Faremo il possibile per rispettare gli accordi presi in precedenza, ma siamo oltre. I giocatori dovranno onorare la maglia". 
 
Nella giornata di ieri gli imprenditori di Vela srl hanno inoltre trovato l’intesa con Simone Marinelli, ora patron dell'Albenga, per l’acquisizione della denominazione e del logo del Savona 1907 FBC. Questa era infatti una delle premesse per la presentazione dei piani societari. Elemento giudicato indispensabile anche dai tifosi.