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Sfumato a sorpresa con tanto di no grazie di Walter Sabatini, il Genoa va alla ricerca di un direttore sportivo. Contatti in corso con Ramon Planes, si lavora per chiudere con l’ex segretario tecnico del Barcellona ed ex direttore sportivo fra le altre di Tottenham, Espanyol e Getafe. Il Genoa si muove vista anche la situazione delicata in classifica che non concede troppo ottimismo. C’è bisogno di una rivoluzione e di un personaggio di fiducia della proprietà americana da affiancare a Carlo Taldo.

Si era paventata in società anche l’idea di proseguire così lavorando con delle agenzie di procuratori ma alla fine si sta puntando su Planes che è un nome sicuramente di spicco visto il suo recente passato. Intanto Rovella e Sturaro usciti malconci dalla sfida persa col Milan si sottoporranno venerdì ai test medici per capire l’entità dei loro infortuni. Non c’è pace per il Genoa di Sheva. Infine è partita la vendita per il derby del prossimo 10 dicembre, fino al 7 per gli abbonati.

GENOVA - Il commovente incitamento con applausi della Nord alla squadra dopo lo 0-3 col Milan è l’unica immagine positiva a cui si aggrappa il Genoa. I tifosi hanno capito che il disastro è colpa dell’eredità lasciata da Preziosi che pure siede nel cda. Il presidente Alberto Zangrillo e Andrea Blazquez al suo fianco al Ferraris avevano la stessa faccia di Shevcenko, che era lo spot dell’impotenza e della preoccupazione. In fondo pensare di fare punti col Milan senza un attaccante vero era pura utopia. Insomma perdere contro Ibra e compagni era scritto.

E così in fondo l’unico grande errore del tecnico ucraino è stato quello di aver lasciato in campo anche ad inizio ripresa il giocatore da preservare come un panda, ovvero Rovella. Infatti il ragazzo si è fatto male ed è uscito, ma si teme uno stop per lui. Gli esami daranno il responso. Si sapeva che per mille ragioni l’unica gara alla portata, dopo quella di Udine, in questo finale di andata sarebbe stata il derby, sfida che non ha bisogno di spiegazioni e che ora vale tantissimo per la classifica. Ma se anche Rovella non dovesse recuperare sarebbe un guaio non da poco. Inutile sacrificare Rovella, che fin qui ha giocato 15 partite su 15 più le gare nella nazionale Under 21. Doveva riposare e ormai sullo 0-2 c’era poco da fare con Galdames che poteva subentrare subito.  Era meglio pensare già alla stracittadina e i conti su chi far giocare contro la Juventus si dovranno fare. Sheva ha ammesso che per i bianconeri non recupera nessuno, poi restera’ una manciata di giorni per mettere in piedi qualcuno, in particolare Destro perché in avanti il Genoa non tira neppure in porta. Bianchi, Ekuban e Pandev più di tanto non possono dare.

Per fortuna le altre che sono nei bassifondi come il Grifo o poco più in alto perdono e stentano. Ma non sarà sempre così. Dieci punti sono una miseria e il fatto che il Genoa non vinca in casa dall’aprile scorso e se facciamo i conti di questa stagione non ha mai preso i tre punti (battuto solo il Perugia in Coppa Italia) la dice lunga sulla miseria nera con cui Shevchenko e il suo staff si devono misurare. Tutti guardano al mercato da cui ci si aspetta molto per raddrizzare l’andazzo tremebondo. Gli  americani hanno parlato di rivoluzione e in effetti serve quella parola li anche nella rosa. Circolano molti nomi, ma spunta anche un asse di mercato proprio col Milan. Interessano al Genoa Gabbia, Conti, Castillejo e Salemakers, ma c’è chi dice che Destro sia nel mirino proprio dei rossoneri.

Intanto prima di gennaio c’è ancora molto da soffrire. Sul fronte dell’inchiesta sulle plusvalenze, la Juve, che è l’unica società indagata, secondo fonti di stampa sarebbe tranquilla e pronta a patteggiare un’ammenda. Questo toglierebbe ansia ad altri club chiacchierati tra cui Atalanta, Inter, Genoa e Sampdoria, ma forse non solo.

Troppo Milan per Shevchenko e per il Genoa, che soccombe ancora al Ferraris stavolta sotto i colpi del Diavolo. Nel post-gara, il tecnico rossoblù Andrj Shevchenko ha commentato la prestazione dei suoi ragazzi contro la sua ex squadra: "E' un momento difficile ma sarà superato, siamo consapevoli di avere delle partite complicate da qui in avanti. Abbiamo cercato di migliorare, la partita si è messa subito su dei cattivi binari avendo preso subito gol su punizione. Abbiamo creato qualche occasione e siamo stati anche sfortunati, ci siamo andati molto vicino; sicuramente il secondo gol è stata una mazzata per la squadra."

Un'altra tegola potrebbe colpire il Genoa. A fine partita infatti si è visto Rovella uscire per problemi fisici, ed anche Shevchenko ha confermato che "le condizioni del giocatore sono da valutare." Domani si saprà di più dopo gli esami del caso. "Purtroppo non ci sono buone notizie dall'infermeria e non riusciamo a recuperare nessuno. Speriamo di non perdere altri giocatori".

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Metabolizzata la sconfitta di Firenze, la Sampdoria sta cercando di incanalare tutte le energie, soprattutto quelle nervose, nei prossimi due appuntamenti al “Ferraris”: domenica alle 18 contro la Lazio e il venerdì successivo alle 20,45 contro il Genoa nel derby. Dopo, per concludere il girone d'andata, resteranno soltanto la sfida casalinga con il Venezia e la trasferta all'Olimpico con la Roma.

L'obiettivo minimo della squadra di D'Aversa è raccogliere almeno cinque punti, per aggirare la boa a quota 20. Nella prima partita mancherà Omar Colley, squalificato, ma tornerà disponibile Albin Ekdal, fondamentale per gli equilibri di questa Samp. Restano indisponibili il lungodegente Torregrossa e Mikkel Damsgaard, che tornerà a disposizione solo nel 2022. Due impegni, con Lazio e Genoa, dove non dovranno mancare le motivazioni e quella cattiveria agonistica completamente assenti a Firenze.

Probabile turn over tra i i tre attaccanti, Quagliarella, Caputo e Gabbiadini. Sinora in tre hanno segnato appena cinque reti: poche, troppo poche. A tamponare la situazione offensiva ha provveduto sin qui il sempreverde Antonio Candreva, protagonista di una prima parte di stagione straordinaria. Intanto, dopo avere presentato Samp City nel cuore di Genova, la Sampdoria si prepara a traslocare: nei primi mesi del prossimo anno, infatti, è previsto il trasferimento della sede da Corte Lambruschini a Bogliasco, in via Cavour.

 

 

Il Genoa non vince in casa da quasi 3 mesi e quella col Milan infatti è stata una sentenza. La squadra di Pioli vince facile 3-0, cancella le due ultime sconfitte e continua a sognare lo scudetto con il gol dì Ibrahimovic e la doppietta di Messias che dopo la rete in Champions a Madrid sembra un marziano. Per Shevchenko la partita del cuore diventa presto una via Crucis, malgrado una tifoseria commovente ed orgogliosa che ha sostenuto tutti fino alla fine. Al Ferraris è carestia ma in fondo stasera non c’era nulla da perdere. Come previsto i rossoblù rilanciano Vanheusden in difesa al posto di Biraschi e per il resto c’è Ghiglione titolare sulla fascia e la coppia d’attacco è composta da Bianchi ed Ekuban. I rossoneri recuperano in porta Maignan e Tomori in difesa. davanti con Ibrahimovic ci sono Diaz e appunto Messias.

Pronti, via e c’è subito un guizzo di Cambiaso che va al tiro però un po’ alto. Poco dopo il Milan perde Kjaer che cade da solo e si procura una distorsione ed esce in barella. Al suo posto c’è Gabbia che il Grifone vorrebbe nel mercato di gennaio. La squadra di Pioli ci mette poco a pressare alto e per Sturaro e compagni c’è molto da correre. Al 9’ la prima svolta: Ibra su punizione sorprende Sirigu per il vantaggio. Tutto in salita per Sheva. La sua formazione soffre e da quel che può e ringrazia stavolta Ibra che tira alto di poco. Fallito il raddoppio il Milan rallenta un po’ e il Genoa prova ad alzare un po’ il ritmo e di venti metri il centrocampo. Rovella, conclusione sopra la traversa, ma anche Cambiaso e Badelj cercano di liberare le punte che sbattono contro il muro rossonero con senso d’impotenza. Unico tiro è di Bianchi alto.

Allora il “diavolo” si risveglia e Messias fa venire i brividi a Sirigu. Il finale di tempo è amaro perché’ stavolta l’ex del Crotone raddoppia di testa. Si va al riposo così sullo 0-2. Sheva prova la carta Hernani per Sturaro mentre Pioli un po’ a sorpresa toglie proprio Gabbia già ammonito per Florenzi. Ibra spaventa la Nord il suo destro è a salve, invece il Genoa con Hernani urla al gol per un colpo di testa di Hernani ma Maignan vola e salva la sua porta con una prodezza. Il
Mister rossoblu chiede coraggio ed Ekuban si fa minaccioso ma il portiere francese blocca con sicurezza. È un fuoco di paglia. I rossoblu fanno il match del vorrei ma non posso e allora Pioli inserisce Pellegri, ex enfant prodige del Grifo ceduto subito al Monaco, per Ibrahimovic. Ma la platea se la prende ancora Messias che segna il 3-0. Genoa mortificato. Campo a Pandev e Galdames in quella che nell’ultima mezz’ora pare una sgambata o poco più. Il Milan fa fare passerella un po’ a tutto mentre nel Genoa ecco Bani e Portanova che esce un po’ dolorante. Proprio Portanova da 40 metri prova a beffare Maignan che anche stavolta si supera.

Ora la Juve in un altro test proibitivo e poi in derby. Sheva deve recuperare quantomeno Destro e Fares per la stracittadina. Poi servirà un mercato dirompente. Intanto da Torino sulla inchiesta per le plusvalenze la Juve è siccità di incorrere solo in una ammenda d questo pare dare più serenità ad altri club coinvolti eventualmente in questa vicenda in cui anche il nome del Genoa è stato fatto per gli scambi coi bianconeri.