Sanità

In Ucraina mancavano i materiali per le cure: senza dialisi sarebbero morti
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Sono già in curo nei centri genovesi i 17 pazienti dializzati che sono arrivati martedì scorso a Genova dall'Ucraina grazie alla spedizione organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio. Si tratta di persone che necessitano di cure particolari, poiché soffrono di insufficienza renale cronica terminale. Questi pazienti hanno bisogno di effettuare una terapia chiamata emodialisi, con una frequenza di tre volte a settimana per quattro ore.

"Sono arrivati a Genova martedì mattina 17 pazienti emo-dializzati provenienti da Dargov, una città industriale a sud di Kiev", racconta a Primocanale  Paolo Sacco, Direttore SC Nefrologia e Dialisi Asl3. "Sono stati portati in Italia dalla Comunità Sant'Egidio perché il loro problema none era essere bombardati, ma avere possibilità di fare dialisi poiché non arrivava lì il materiale. Senza dialisi erano costretti a morire".

Arrivati a Villa Bombrini, sono stati accolti, hanno fatto il tampone, effettuato gli esami ematici, è stato dato loro il codice per l'assistenza sanitaria temporanea e "martedì sera sono stati dializzati tutti e 17 al Villa Scassi di Genova Sampierdarena", racconta il dottor Sacco. "Dal giorno seguente sono stati distribuiti tra le varie strutture del territorio e ora in parte affrontano la dialisi al San Martino di Genova, in parte ricevono le cure alla Colletta di Arenzano".

 

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