Ha sofferto di bulimia per 15 anni ed è diventata biologa nutrizionista per aiutare chi come lei ha sofferto di un disturbo del comportamento alimentare. A 'People - Cambia il tuo punto di vista' Leslye Pario ha raccontato come sia possibile far pace con il cibo e guarire ma soprattutto ha lanciato un appello ai suoi colleghi: "I social sono deleteri e bisogna prestare attenzione senza mettere a dieta ragazze che non ne hanno bisogno". La sua storia fa parte del podcast 'Quel corpo non è ME' firmato dal collettivo genovese 'Mettiamoci la voce'.
Da ex bulimica aiuto chi ha problemi con l'alimentazione
"Faccio questo lavoro a causa del mio passato di bulimia, ne ho sofferto per 15 anni e ho cercato nel cibo una soluzione, ma non lo è, anche se io credevo la fosse - racconta a People - ho studiato scienze dell'alimentazione per risolvere il mio problema con il cibo, che non ho risolto studiando scienze dell'alimentazione ovviamente, però poi questo è diventato il mio lavoro. E quindi quando poi sono guarita e ho iniziato a fare la biologa nutrizionista, ho sentito proprio la chiamata di aiutare le persone con problemi di alimentazione, non solo con problemi di disturbi del comportamento alimentare, ma tutte quelle persone che hanno un problema con il cibo, in cui il cibo non è la risposta perchè nei disturbi del comportamento alimentare il problema è dentro, è altro".

"Si può guarire e mangiare senza sensi di colpa"
"Dal mio lavoro sono nati dei libri, una diffusione anche sui social (@leslyeparionutrizionista ndr), per aiutare il maggior numero di persone possibili a far pace con se stesse, col cibo e a comunicare che questa cosa è davvero possibile. Tante volte le persone mi chiedono, ma te davvero non hai più problemi con il cibo? Com'è possibile? Perché una persona malata di anoressia o di bulimia non immagina che questa cosa possa essere possibile, cioè vedere le altre persone che mangiano normalmente senza sensi di colpa, e voglio dirvi sì, è possibile, con un percorso ovviamente, c'è la possibilità di uscirne, c'è la possibilità di mangiare senza senso di colpa, senza lottare ogni giorno, c'è la possibilità di alzarsi al mattino senza pensare continuamente al cibo, cosa è giusto, cosa è sbagliato, già lunedì pensare al sabato a cosa mangiare, questo è quello che si vive ed è una prigione e si può uscire da questa prigione".
"Social deleteri"
"I social in questo sono deleteri e dobbiamo davvero come professionisti, nutrizionisti, non fare danni, perché molto spesso possiamo farli proprio noi, soprattutto se ci portano magari una ragazza che non ha bisogno di perdere peso e noi la aiutiamo a farlo quando non ne ha bisogno, quindi attenzione, davvero attenzione".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Piano, l’acqua, Joyce e Caproni. Ci voleva una settimana di poesia…
Addio Franco Marenco, leader di una destra che rimpiangiamo: guerriera ma nobile