
GENOVA-Partono il giorno della festa della donna i vaccini per le persone senza fissa dimora ma non solo in una farmacia di Begato, quartiere genovese della Valpolcevera.
Persone fragili, bambini e immigrati, nella farmacia in via Sbarbaro a Genova partiranno l'otto marzo le vaccinazioni rese possibili da un accordo tra la Comunità di Sant'Egidio, Regione Liguria, Asl 3 genovese e Liguria Digitale.
"L'obiettivo - ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - è quello di aiutare le persone fragili e svantaggiate, garantendo loro la salute e ampliando ulteriormente la campagna vaccinale".
Sono circa 200 bambini tra i 5 e gli 11 anni e 50 gli adulti tra quelli seguiti dalla Comunità di Sant'Egidio, a questi si aggiungono alcune decine di persone con indicazione per la terza dose ma non ancora eseguita. Numeri ancora non definitivi secondo il responsabile della Comunità di S. Egidio: "Pensiamo che queste persone potranno anche aumentare con il coinvolgimento di altri attori con i quali collaboriamo, soprattutto gli istituti scolastici".
Genova, vaccini a clochard e clandestini: somministrate oltre cento dosi a Caricamento-LA NOTIZIA
Un progetto simile aveva avuto molto successo a Genova, a metà settembre dell'anno scorso, quando cento tra clochard e clandestini avevano risposto all'appello lanciato da Asl3 e Croce Rossa Italiana. Un "hub" era stato aperto dalle sette alle 14 sotto due tende da campo e una roulotte di fianco a palazzo San Giorgio.
"Ancora una volta - ha proseguito Luigi Carlo Bottaro, direttore generale della Asl 3 genovese - la condivisione di un progetto di tutela della salute porta a un risultato concreto in termini di inclusione di chi vive ai margini". Anche secondo l'amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini il progetto sarà un successo: "Siamo stati ben lieti di seguire Regione Liguria e la Comunità di S. Egidio in un'operazione dall'alto valore umanitario oltre che sanitario".
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