Sanità

Il tema riguarda le strutture convenzionate. Toti: "Competenza della Corte costituzionale"
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GENOVA - Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, insieme all'assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha ribadito con fermezza la posizione della Regione riguardo alla controversa normativa sulla libera professione dei medici nelle strutture private convenzionate. "Sapevamo benissimo che la normativa approvata in Regione sul lavoro dei medici nelle strutture private convenzionate poteva essere considerata in contrasto con la normativa nazionale", ha dichiarato il Governatore. 

La recente delibera del Consiglio dei Ministri ha giudicato inapplicabile la legge sulla libera professione allargata ai medici, suscitando una forte reazione da parte della Regione Liguria. Toti e Gratarola hanno chiarito che la regione non intende recedere dalla normativa e si difenderà davanti alla Corte Costituzionale. Toti ha sottolineato: "Non è infatti il Governo, bensì la massima Corte, a decidere se la norma sia o meno applicabile."

La posizione della Regione Liguria è motivata dall'urgenza di affrontare il problema delle liste di attesa nel sistema sanitario. Toti ha affermato: "Riteniamo che l’emergenza delle liste di attesa e la necessità di fornire servizi ai cittadini prevalga su una norma nazionale che ingessa il sistema della salute."

La Regione ha anche manifestato disponibilità a ritirare la normativa regionale solo nel caso in cui il Governo intervenga sul tema, affrontando anche la questione della retribuzione dei medici pubblici nelle prestazioni aggiuntive. Questa mossa, spiegano Toti e Gratarola, si inquadra in un'azione coordinata con altre Regioni per affrontare le criticità del sistema sanitario. Toti ha sottolineato: "La nostra iniziativa si muove nel solco di un’emergenza condivisa con le altre Regioni, prova ne è il documento in fase di elaborazione dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni."

La speranza della Regione Liguria è che la sua legge funga da stimolo per il Governo a intraprendere una riforma del sistema sanitario pubblico, orientata verso una direzione meritocratica e liberale. Toti ha concluso: "Ci auguriamo quindi che la nostra legge sia di pungolo al Governo per avviare quella riforma del sistema sanitario pubblico in direzione meritocratica e liberale così da poter competere in flessibilità ed efficienza con il sistema della sanità privata."

La posizione della Regione Liguria non solo solleva questioni di competenza legislativa, ma pone al centro dell'attenzione la necessità di affrontare le sfide emergenti nel settore sanitario, con uno sguardo verso una maggiore efficienza e competitività.