Sanità

Dalla Asl 1 alla Asl 5 passando per Ospedale Evangelico, Galliera, Policlinico San Martino e Gaslini, non si registrano posti letto occupati nelle cosiddette UTI
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GENOVA - Per la prima volta in Liguria da inizio pandemia il numero di ricoverati Covid in terapia intensiva è pari a zero. Dalla Asl 1 alla Asl 5 passando per Ospedale Evangelico, Galliera, Policlinico San Martino e Gaslini, non si registrano posti letto occupati nelle cosiddette UTI (Unità Terapia Intensiva).

“Per la prima volta dall’inizio della pandemia, in tutta la Liguria non ci sono pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid. Esattamente 3 anni fa a quest’ora eravamo a Roma insieme a tutti i governatori delle Regioni per confrontarci con il Governo sulla battaglia che da poche settimane tutta Italia stava affrontando: contro un virus sconosciuto, senza sapere con che armi combatterlo – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Se oggi siamo arrivati fino qui, se oggi il Covid non fa più paura e non riempie le nostre terapie intensive, lo dobbiamo a tutta la nostra sanità, che ha fatto sacrifici eccezionali e ha portato avanti la più grande campagna vaccinale mai vista. E lo dobbiamo anche a chi all’epoca, senza conoscenze né certezze, si è preso la responsabilità di scegliere, prendendo decisioni a volte anche dolorose ma che è certamente troppo semplice giudicare con il senno di poi. Per questo – conclude Toti - l’unica parola che voglio dire oggi è grazie. A tutti coloro che hanno fatto anche solo un metro di questo lungo cammino insieme a noi. Tre anni dopo, le nostre terapie intensive Covid sono vuote. Ed è un traguardo per tutti e di tutti”.

"Passare dai circa 200 ricoverati in terapia intensiva nei momenti più bui al numero zero di oggi è davvero un segnale importante che ha più di un valore simbolico - dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - Ci dice che la malattia ha mutato profondamente il suo volto. Sarebbe ora auspicabile, anche all'interno degli ospedali, un mutamento della normativa rispetto a questo virus che, grazie alla potente campagna vaccinale, è diventato endemico e con il quale dovremo convivere come con le altre malattie. Questo dato ci ricorda anche che affrontare le malattie con la scienza è l'unico metodo possibile per ottenere risultati efficaci".

"Dal mese di dicembre abbiamo assistito ad un calo di tutti gli indicatori - aggiunge il Direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - prima quelli legati all’incidenza, poi anche quelli legati alla pressione ospedaliera. Il fatto che sia stato raggiunto il livello di zero ricoverati in terapia intensiva conferma soprattutto che questo virus, con il passare dei mesi e grazie agli strumenti che abbiamo messo in campo, a cominciare dai vaccini, ha avuto un impatto diverso diventando meno aggressivo".

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