Sanità

L'appello all'Istituto Superiore della Sanità è di rivedere la definizione di morti per covid e di fare una indagine approfondita su quelli che sono i certificati di morte
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Secondo l’ultimo rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) sull’andamento della pandemia a livello globale, l'Italia avrebbe un record negativo: sarebbe infatti seconda per mortalità da covid nelle ultime quattro settimane. Ma i dati, commentati dal professor Matteo Bassetti a Primocanale, sembrano "molto contrastanti, perché da una parte l'incidenza di questa infezione sta drasticamente scendendo, mentre dall'altra parte siamo al secondo posto come morti. Se quei numeri sono reali vuol dire che qualcosa non funziona nella gestione del covid nel nostro Paese. Se non sono reali allora va cambiata la modalità di referto dei decessi e io penso sia questo il caso. Continuiamo a dare numeri che non sono reali - continua Bassetti - sembriamo i più cretini dell'Europa".

Il direttore del DIAR malattie infettive di Regione Liguria fa un esempio: "Se cadi dal motorino e muori e vieni trovato dal tampone positivo al covid, risulti un paziente morto per covid. Questo deve finire. Non ha senso".

Non resta che cambiare le definizioni, dice il professor Bassetti: "Abbiamo dato numeri assurdi per i quali finiamo anche per essere guardati male dagli altri, sembra che il nostro Paese non sia in grado di gestire il covid ed evidentemente questo non è il caso. L'appello all'Istituto Superiore della Sanità è di rivedere la definizione di morti per covid e di fare una indagine approfondita su quelli che sono i certificati di morte degli ultimi sei mesi per verificare quanti decessi per covid sono reali e legati agli effetti del covid".

"Il covid è una malattia che ha la sua dinamicità, ciò che andava bene nel 2020 non va bene nel 2023. Rimanere fermi staticamente a una definizione di tre anni fa non va bene. Evolviamo, devono evolvere anche le definizioni. Bisogna valutare se le cose sono fatte bene o male. Oggi è tutto diverso".

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