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I consigli dell'infettivologo Matteo Bassetti per prevenire l'infezione da Campylobacter
2 minuti e 18 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Quattro casi di infezione da Campylobacter sono stati recentemente ricoverati al Policlinico San Martino di Genova, tutti riconducibili al consumo di pollo poco cotto o crudo durante grigliate estive. A confermarlo a Primocanale Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale malattie infettive della Liguria, durante l'appuntamento settimanale del venerdì con 'Il medico risponde'. Una situazione non isolata, ma parte di un trend più ampio osservato anche a livello internazionale ha sottolineato.

Pollo poco cotto in grigliate estive

"Una settimana fa il governo inglese ha lanciato un allarme per l’aumento significativo dei casi di Salmonella e Campylobacter, cresciuti del 10% ogni anno negli ultimi dieci anni - spiega Bassetti - contestualmente, anche qui a Genova abbiamo registrato quattro casi di infezione da Campylobacter, un batterio trasmesso soprattutto attraverso il pollo, le uova e in generale la carne cruda o poco cotta".

"Il denominatore comune tra i pazienti è stato il consumo di carne di pollo cucinata al barbecue senza un’adeguata cottura. Molte di queste persone avevano fatto grigliate estive dove il pollo probabilmente non era stato cotto a dovere - continua - non vogliamo terrorizzare nessuno, ma è fondamentale prestare molta attenzione alla manipolazione del pollo crudo, perché il Campylobacter può causare una grave gastroenterite, con sintomi intestinali impegnativi".

Collage Matteo Bassetti con barbecueI ricoverati hanno contratto una infezione da Campylobacter

Pollo va cotto a temperature superiore di 70 gradi

Il Campylobacter è uno dei principali agenti di infezioni alimentari legate al consumo di carni avicole poco cotte. Secondo studi europei, il pollo rappresenta la fonte di circa il 20-30% dei casi di campilobatteriosi umana, con un ruolo complessivo del serbatoio avicolo che può arrivare fino all’80%. La cottura a temperature inferiori ai 70°C, tipica di molte grigliate estive, non elimina completamente il batterio, che può quindi trasmettersi all’uomo provocando sintomi quali febbre, nausea, diarrea, crampi addominali e, in casi più gravi, complicanze come meningiti o sindrome di Guillain-Barré.

 
 
 
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L’infezione da Campylobacter può essere particolarmente pericolosa per bambini, anziani e persone con sistema immunitario compromesso. In questa stagione – conclude Bassetti – è importante non solo fare attenzione al Campylobacter, ma anche alla Salmonella, un altro batterio frequentemente trasmesso attraverso carni poco cotte".

Attenzione a maneggiare il pollo crudo

Per evitare il rischio di infezioni Bassetti consiglia di "maneggiare il pollo crudo separatamente dagli altri alimenti, utilizzare utensili distinti per carne cruda e cotta, lavarsi accuratamente le mani dopo la manipolazione e soprattutto cuocere la carne di pollo fino a raggiungere almeno 70°C al cuore dell’alimento".

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