Una Liguria che dall'ultimo rapporto di Agenas - il primo territoriale - vede buoni risultati, sul fronte della presa in carico del paziente e dell'efficienza che emerge dai dati del costo totale dell'assistenza, per Asl3: l'azienda sanitaria dell'area genovese infatti è nella top 5 almeno in questi due valori. Il rapporto dell'Agenzia nazionale servizi sanitari regionali è stato presentato ieri al Forum Risk management ad Arezzo. I dati Agenas sono aggiornati al 2023 e riguardano il modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali. Nel rapporto vengono valutati i parametri organizzativi ed economici.
Forte divario tra nord e sud
A livello nazionale, emerge come siano tutte al Nord le Asl e le aziende ospedaliere che si collocano ai primi posti per efficienza e migliori performance di gestione. Il Sud, invece, arranca e rimane fanalino di coda. Un'Italia ancora spaccata a metà, con un divario tra regioni settentrionali e meridionali sempre più ampio. Sono 5 le Aziende sanitarie territoriali pubbliche che registrano i migliori livelli di performance: Azienda Ulss n.8 Berica (Vicenza), Ats di Bergamo, Azienda Ulss n.6 Euganea (Padova), Azienda Ulss n.1 Dolomiti e l'Azienda Usl di Bologna.
I risultati di Asl3
Per Asl3 i buoni risultati riguardano due parametri: il primo è la presa in carico territoriale, dove l'azienda genovese è seconda, dopo quella di Vercelli. Il secondo è il costo totale dell’assistenza pro-capite, dove Asl3 è quinta in Italia.
"Questo secondo e quinto posto - dichiara Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 - sono un importante risultato di efficacia ed efficienza del sistema che certifica il grande impegno dell’azienda e dei suoi operatori. In particolare questi argomenti, presa in carico e costo totale dell’assistenza pro-capite, sono il prodotto di una costante ricerca di soluzioni organizzative su un territorio, quello dell’area metropolitana genovese, tanto affascinante quanto complesso e articolato".
700mila pazienti in un territorio complesso
"Siamo a livello complessivo tra le prime trenta aziende a livello nazionale", continua Bottaro. "Con punte di eccellenza: sulla presa in carica siamo secondi davanti a totem come la Asl di Imola e di Reggio Emilia. La complessità di Asl3 è enorme: 700mila abitanti in un territorio articolato. Oltre a questo teniamo presente che i soldi che abbiamo a disposizione ci dicono che li stiamo utilizzando bene sul costo totale pro-capite. Non significa che spendiamo poco per il cittadino, ma che spendiamo bene".
Dove si può fare di più?
Se le eccellenze sono ben mostrate dai numeri Agenas, esistono aree in cui Asl3 può migliorare: "Siamo complessivamente indietro sugli screening. Non tanto perché non siamo in grado di assicurarli, ma perché dobbiamo entrare nella sensibilità del cittadino e dire a tutti che fare uno screening per colon retto, cervice uterino o mammella rappresentano possibilità di vita più lunga e di buona salute", conclude Bottaro.
IL COMMENTO
Cuocolo, la dimostrazione che a Genova i "giovani" possono fare bene
Il senso civico di Besi