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GENOVA - Stanno bene i tre gemelli monozigoti nati al Gaslini da una coppia di Savona, che subito dopo la nascita erano stati ricoverati nel repartp di Patologia Neonatale.

Anthony, Andrea e Leonardo sono nati il mese scorso con un cesareo programmato e pesavano 1,6 chili. Adesso i bambini devono imparare a mangiare.

"Sarà un po' difficile ora fare la Marsupio Terapia con tre gemelli identici - commenta il professore Luca Ramenghi, Direttore Uoc Patologia Neonatale e Dipartimento Materno Neonatale -, ma di certo noi del Gaslini non ci tiriamo indietro".

GENOVA - Una manifestazione dal titolo "Salviamo la sanità pubblica" per richiamare l’attenzione sulla situazione della sanità, sia a livello nazionale che locale.  Per questo motivo sono scesi in piazza, con un presidio davanti alla sede della Regione Liguria, medici, veterinari, dirigenti sanitari con cittadini e pazienti in difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario nazionale pubblico e universale.

La situazione della sanità pubblica è sotto la lente ed è stata oggetto, nelle ultime ore, di due diverse manifestazioni anche a Genova così come in tutta Italia. Tra i punti denunciati dai sindacati di medici e sanitari vi è anche quello dell'uso della sanità privata per coprire servizi che la sanità pubblica non è in grado di fornire in modo puntuale. Su questa polemica si inserisce il parere, a Primocanale, di Francesco Berti Riboli, presidente Confindustria Sanità Genova: "La diatriba pubblico-privato io credo sia anacronistica - spiega il presidente - il privato è semplicemente un gestore privato che lavora a disposizione dei cittadini, è un servizio pubblico. Il servizio pubblico può essere a gestione privata". 

Ma le preoccupazioni rispetto alla Liguria, sostiene Berti Riboli, sono infondate: "In Liguria non c'è nemmeno tutto questo privato che possa spaventare il pubblico", argomenta.

Resta il nodo delle liste d'attesa che nemmeno la liaison tra pubblico e privato riesce a soddisfare: "Una delle problematiche principali è che c'è un problema di liste d'attesa che non vengono soddisfatte né dal pubblico né dal privato, privato che o non c'è o non viene interpellato", spiega Berti Riboli.

GENOVA - Prosegue il percorso regionale di condivisione del Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2023-2025 in fase di approvazione. Questo pomeriggio il piano è stato sottoposto alla conferenza dei sindaci di Asl 5 riunitasi nel Palazzo Civico della Spezia. Il documento programmatico della Sanità regionale, che nei prossimi giorni riceverà le osservazioni del Ministero della Salute, è all’esame della Commissione regionale Sanità prima del passaggio definitivo in Consiglio regionale.

“La condivisione del piano a livello regionale ha portato oggi a confrontarci su alcuni elementi tipici dell’area spezzina – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – un territorio che conferma un Dea di primo livello alla Spezia, il S.Andrea, un pronto soccorso all'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, un punto di primo intervento a Levanto, un punto nascite alla Spezia e la prospettiva di un nuovo ospedale come il Felettino le cui procedure per la partenza della fase esecutiva dei lavori sono in fase avanzata. E’ stata data rassicurazione anche sul piano di riduzione delle centrali 118. Come da norma nazionale è previsto un ridimensionamento: la Liguria ne avrà tre e quella del Levante resterà alla Spezia”.

Dai sindaci della Asl 5 sono pervenuti rilievi ed osservazioni. “Dal territorio è arrivata la richiesta di una maggiore condivisione del piano in chiave locale – ha aggiunto l’assessore alla Sanità - La conferenza dei sindaci è lo strumento individuato a questo proposito e non ne escludo altri in futuro, ma voglio ricordare a questo proposito che, prima di oggi, in Regione Liguria mai era stato seguito questo metodo di condivisione per un Piano Socio Sanitario. Sono comunque disponibile per il futuro a confrontarmi sulle tematiche del territorio con un ‘tavolo sanitario del Levante ligure’. Siamo poi consapevoli che siamo di fronte ad un territorio complesso in cui diventa fondamentale l’integrazione socio sanitaria ed è per questo che, nonostante le carenze di personale tema diffuso su tutto il territorio nazionale, siamo fermamente convinti che si debba proseguire con determinazione con l’attuazione della Missione 6 del Pnrr che prevede la realizzazione anche sul territorio spezzino di due ospedali di Comunità a Levanto e a Sarzana, cinque Case di Comunità a Bolano, La Spezia (3) e Luni oltre a tre Centrali Operative Territoriali (COT) a Brugnato, La Spezia e Sarzana” .

La Conferenza dei sindaci è stata l’occasione anche per ribadire un impegno legato al sistema dell’emergenza. “Per quanto riguarda la base per un nuovo elicottero nell’estremo levante ligure nella provincia della Spezia – sottolinea Angelo Gratarola - è stato individuato dalla Regione un sito idoneo presso l’aeroporto di Luni e sono stati intrapresi i contatti con le autorità competenti e l’operatore aeronautico. Il servizio 118 sta inoltre provvedendo alla formazione di ulteriore personale per essere pronto all’implementazione del servizio”

Il PSSR, dopo la discussione in Asl 2, Asl 3, Asl 4 e Asl 5 passerà, entro fine mese, alla condivisione della conferenza sindaci di Asl 1 Imperiese che chiuderà così il percorso ligure.