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LIGURIA - “Abbiamo istituito un tavolo tecnico con il ministero, con il presidente Fedriga e alcuni altri governatori che lo accompagneranno per cominciare ad analizzare i temi più urgenti, sperando che possano trovare risposte già nella prossima Legge di Stabilità”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine del confronto che si è svolto oggi a Roma presso la sede del ministero della Salute con il ministro Orazio Schillaci e gli altri presidenti di Regione e Provincia Autonoma.

Terrazza incontra la sanità pubblica e privata della Liguria - Guarda qui

“È stato un incontro proficuo – aggiunge Toti - di cui ringraziamo il ministro anche per l’attenzione specifica che ha sempre rivolto alla Liguria. Alcuni temi sul tavolo sono complessi e non di facile soluzione mentre altri possono essere affrontati e risolti rapidamente. Certamente il ministro ha recepito l’esigenza di erogare in tempi stretti alle Regioni i fondi dovuti ma non ancora ristorati per quanto speso durante l’emergenza covid e per gli enormi aumenti dei costi dell’energia, oltre alla necessità di aumentare il Fondo sanitario nazionale ovvero le spese di salute sul Pil, oggi troppo basse. Dobbiamo poterci muovere rapidamente, con maggiore flessibilità e maggiori risorse, per i medici che producono e lavorano di più. Abbiamo bisogno di ragionare sulle mansioni e trovare personale".

E ancora, aggiunge Toti: "Tutte le Regioni hanno evidenziato la necessità di rivedere la medicina territoriale, anche in prospettiva dell’apertura delle Case di Comunità e di cambiare tutti i tetti di spesa, che oggi impediscono alla sanità pubblica di performare al meglio con le risorse disponibili. Sul lungo periodo, i temi sono chiari a tutti, anche se complessi e di non immediata soluzione: bisogna intervenire sulle Università per l’apertura del numero chiuso, far fronte alla carenza endemica di alcune professionalità, anche incentivando la vocazione per alcune specialità mediche. Questi sono i temi affrontati dal tavolo tecnico che si riunirà già nelle prossime settimane per un nuovo incontro plenario prima della stesura della Legge di Stabilità, in cui speriamo – conclude - possano trovare risposte almeno i principali temi sollevati”. All’incontro, convocato dal ministro con tutti i presidenti della Regioni e Province autonome, era presente anche l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola.

Nel frattempo la Liguria è stata collocata al nono posto tra le regioni italiane nella graduatoria di Crea Sanità sulle performance. La classifica che analizza alcuni specifici settori della Sanità, quali appropriatezza, equità, sociale, esiti, economico-finanziaria, innovazione, vede l’Italia divisa in tre categorie: nella prima le regioni virtuose con un indice di performance superiore allo 0.43. Nella seconda le regioni in una situazione intermedia (0.37-0.43), nella terza le regioni non virtuose con un indice inferiore a 0.37. La Liguria si trova esattamente al confine tra la prima e la seconda fascia con un valore di 0.43.

“Nonostante le caratteristiche demografiche della popolazione ligure – commenta Angelo Gratarola, assessore regionale alla Sanità – la Liguria riesce a collocarsi molto vicina alle migliori regioni italiane in questa particolare graduatoria sulle performance regionali. In particolare, su tutte le voci che riguardano i capitoli ‘equità’, ‘appropriatezza’ ed ‘esiti’, ma anche su alcune voci specifiche come l’indice di implementazione della rete oncologica, l’indice di salute mentale, il tasso di popolazione che adotta corretti stili di vita, il tasso di over75 non autosufficienti in trattamento sociosanitario residenziale, per la Liguria si accende la luce verde”.

“Ciò che si evidenzia – sottolinea Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa - oltre altre a un numero importante di segnali verdi, è anche il fatto che in alcuni ambiti dove siamo ancora al di sotto degli standard previsti, risulta una chiara tendenza al rialzo e al recupero delle posizioni: è il caso, per esempio, degli interventi con tecniche mininvasive dove il report indica un evidente miglioramento delle performance”.

GENOVA - Regione Liguria e i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno siglato l'accordo per la distribuzione delle risorse relative all'articolo 107 comma 4 del Ccnl sanità pubblica, l'indennità di pronto soccorso.

L'accordo prevede lo stanziamento di 1.583.389 euro da ripartire tra i vari servizi territoriali; al personale del pronto soccorso verranno erogati 85 euro mensili compresi di arretrati.

"Si tratta del raggiungimento di un importante accordo con i sindacati per la distribuzione di questa indennità al personale del pronto soccorso - dichiara  l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola -. È un segno tangibile di riconoscenza per questi professionisti, uomini e donne, che durante il periodo Covid, ma non solo, hanno lavorato ben oltre l'ordinario. Tutto questo va nel solco della meritocrazia, di chi si è esposto maggiormente sul posto di lavoro: è un riconoscimento non solo economico ma anche morale".

"Finalmente raggiungiamo un obiettivo fondamentale - commentano i segretari generali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl Liguria Diego Seggi, Gabriele Bertocchi e Milena Speranza - che riconosce al personale sanitario dei pronto soccorso la grande professionalità e lo sforzo quotidiano profuso in questi anni".