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Le infezioni da batterio resistenti portano in Italia da 40 a 50mila morti in Italia. Per farne capire la gravità, il covid in Italia negli ultimi tre anni ne ha fatti 50mila all'anno. Il professor Matteo Bassetti torna sul problema sempre più grave dell'antibiotico resistenza: "Mi sono trovato a fare una lezione coi futuri medici di medicina generale della Liguria e dai loro racconti c'è ancora una bassissima percezione della gravità del fenomeno da parte dei medici. I più giovani tra loro hanno ben chiaro il fenomeno, hanno avuto modo di capire. Ma il problema più grosso è quello della gente".

Continua Bassetti: "Il cittadino continua ad andare dal farmacista a chiedere di dargli l'antibiotico. Avanzano antibiotici in casa? E allora il secondo giorno di febbre lo prendono. Non c'è ancora la percezione da parte della popolazione di quanto sia importante il fenomeno. I batteri sono non solo in ospedale ma anche sul territorio. Si può acquisire una infezione dall'acqua, toccando oggetti, da un amico".

Per capirne la vera portata, basta paragonare i numeri di decessi con quelli dei morti per covid: "Le infezioni da batterio resistenti portano in Italia da 40 a 50mila morti in Italia. Il covid in Italia negli ultimi tre anni ne ha fatti 50mila all'anno"

"Una parte delle infezioni sostenute dai super batteri sono quelle ospedaliere che rappresentano fino al 10 per cento delle persone che vanno in ospedale: significa che una persona su 10 che va in ospedale si può prendere una infezione ospedaliera. La gente considera le infezioni ospedaliere come responsabilità dell'ospedale ma non è così".

 

GENOVA - Un'ondata di grande caldo sta colpendo la Liguria e anche gli animali con l'alzarsi delle temperature corrono  rischi per la salute: ai microfoni di Primocanale il medico veterinario Nicole Puppo ha spiegato come salvaguardare la salute dei nostri amici a quattro zampe.

Per quanto riguarda le passeggiate bisogna "sicuramente evitare gli orari più caldi, ovvero mezzogiorno e il primo pomeriggio. Meglio uscire il mattino presto e la sera tardi. Bisogna stare attenti anche ai pavimenti come il cemento che diventa molto caldo, gli animali potrebbero lesionarsi i polpastrelli. Poi è necessario portarsi sempre l'acqua per dargli da bere o bagnarli per rinfrescarli".

In casa invece "è meglio farli stare nelle zone più fresche, inoltre si possono usare tappetini refrigeranti o mettergli vicino asciugamani refrigerati in frigorifero. Per il cibo invece si può aumentare il consumo di acqua aggiungendone alla razione, ammollare le crocchette con acqua o aggiungerla alla razione umida. Oppure fare dei ghiacciolini di frutta così che possano leccarli e rinfrescarsi".

LA SPEZIA - L’accesso alle prestazioni sanitarie rappresenta una delle problematiche più rilevanti per la sanità pubblica. I tempi costringono molti cittadini a peregrinazioni intra ed extra aziendali o a ricorrere a visite private a pagamento con ricadute sul piano dell’equità e dell’universalità nell’accesso alle cure. Alla Spezia, come nel resto della Liguria, i dati dei tempi di attesa sono pubblici e riscontrabili sul sito di Asl5 e per alcune prestazioni di accesso in classe breve, dunque da eseguire entro dieci giorni, le tempistiche sono ben diverse: per una colonscopia ci sono da attendere 185 giorni, per la mammografia bilaterale e monolaterale sono 274 giorni, una visita chirurgica vascolare 184 giorni, una visita gastroenterologica 165.

Nella provincia spezzina, come nel resto del territorio nazionale, Federconsumatori ha avviato un proprio monitoraggio che prende in riferimento 88 diverse prestazioni sanitarie.  “La salute dei cittadini non può aspettare -. spiega Andrea Benedetto, Presidente di Federconsumatori La Spezia -. Per questo, Federconsumatori ha avviato una campagna nazionale per informare e tutelare i cittadini sul loro diritto a ricevere le prestazioni di cui necessitano entro i tempi appropriati previsti dalla normativa sanitaria”. L’iniziativa prevede sportello nelle sedi della Spezia e Sarzana dell’associazione a cui i cittadini possono rivolgersi per un sollecito alla Asl5 o avviare percorsi legali a cura del team di avvocati di Federconsumatori”

 “Le liste di attesa non si possono abbattere continuando a dare soldi pubblici ai privati - sottolinea Luca Comiti, Segretario generale della Cgil spezzina -. È necessario lo sforzo di tutti, Istituzioni, forze politiche ed associative, cittadini per difendere e rilanciare una sanità pubblica, moderna ed efficiente.”