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La stagione influenzale, in Italia e in Liguria, si avvia alla sua fase finale almeno per quest'anno. I report settimanali pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità infatti parlano chiaro: l'incidenza non raggiunge i dieci casi ogni mille. Ma i numeri parlano anche di una stagione impressionante per l'ammontare dei contagi, più di 10 milioni di casi in Italia, 200mila in Liguria: un ligure ogni otto è stato colpito da un virus influenzale o para influenzale. 

"Stiamo vivendo lo strascico della peggiore stagione degli ultimi anni, è stato il peggior inverno dal punto di vista della diffusione di virus influenzali e di stagione. L'ultimo report dell'Iss - Istituto Superiore di Sanità - evidenzia che stiamo tornando ai livelli pre epidemici, l'incidenza è bassa, sotto i 10 casi ogni mille abitanti, siamo in una fase di arretramento delle forme influenzali. Anche il covid è in ritirata, non ci sono evidenze di aumento di queste forme", spiega a Primocanale il professor Andrea Orsi, docente di igiene dell'università di Genova. "Ci sono stati più di 10 milioni di casi di sindromi influenzali registrate quest'anno in Italia, 200mila soggetti in Liguria ovvero un ligure ogni 8 è stato colpito da forma influenzale".

GENOVA - Si celebra oggi, domenica 4 febbraio, la giornata mondiale contro il cancro. I tumori sono la seconda causa di morte in Italia e nel mondo (Report Aiom – Aiurtum 2023). In Liguria sono centomila i pazienti in carico al sistema sanitario per una diagnosi di tumore: per loro ci sono novità in arrivo, frutto delle ricerche più avanzate (profilazione molecolare dei tumori, nuovi farmaci “intelligenti”, nuove tecnologie per la diagnosi, la chirurgia e la radioterapia). Tutte queste innovazioni fanno parte dell’approccio definito 'Medicina di Precisione', non più farmaci poco selettivi e molto tossici, ma farmaci mirati ai difetti specifici della cellula tumorale.

"Le novità riguardano anche l’organizzazione dell’assistenza ai pazienti oncologici, proseguendo su una strada che Regione Liguria e Alisa hanno intrapreso da tempo – sottolinea l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - ad esempio promuovendo l’implementazione dell’approccio multidisciplinare in ogni azienda sociosanitaria e della rete oncologica. Il lavoro che sta portando avanti il Diar oncoematologico di Alisa prevede anche nuovi percorsi organizzativi, accessi facilitati per favorire diagnosi tempestive e una sempre maggiore integrazione ospedale-territorio. Un'attenzione particolare merita anche il paziente in follow up che non sta più facendo terapia, infatti la riorganizzazione dei percorsi consentirà di rendere più efficiente ed efficace la gestione delle prenotazioni delle prestazioni diagnostiche di controllo previste dalle linee guida, facilitandone l'accesso”.

"Il Diar oncoematologico di Alisa, guardando anche al Piano Oncologico Nazionale 2023 sta lavorando in diversi ambiti che porteranno a percorsi più facili per i pazienti e i loro familiari – aggiunge il Direttore di Alisa Filippo Ansaldi - ad esempio creare per ogni azienda un centro di accesso facilitato per i pazienti con un sospetto, al fine di portare a termine tempestivamente il percorso diagnostico, riorganizzare il follow-up dei pazienti guariti stabilendo collaborazioni tra ospedale e territorio per poter svolgere anche vicino a casa gli esami di controllo, aggiornare i percorsi di cura già definiti nel corso degli anni, che stabiliscono anche i responsabili della presa in carico ed il luogo ottimale di erogazione delle cure, garantire l’accesso alle nuove organizzazioni di cura come il Moelcular Tumor Board (fondamentale per la medicina di precisione) e la seconda opinion a garanzia di scelte di qualità".

"La tempestività è importante per dare certezze alla persona che ha un sospetto e per avviare al più presto le terapie corrette – sottolinea il coordinatore Diar oncoematologico di Alisa Paolo Pronzato - e la creazione di un percorso di accesso facilitato è solo una delle azioni messe in campo dal Diar che sta dando il suo contributo per rendere i percorsi organizzativi sempre più efficienti e vicino al paziente".

"Nella nostra regione abbiamo 100mila persone che hanno ricevuto nella loro vita una diagnosi di tumore. Hanno bisogni differenziati, c'è chi ha bisogno di cure intensive o chi può considerarsi guarito e bisognoso di controlli rarefatti": sono le parole del professor Paolo Pronzato, coordinatore Diar oncoematologico Alisa, per ricordare il 4 febbraio, quando come ogni anno da 23 edizioni si celebra il World Cancer Day, la Giornata mondiale contro il cancro.

La giornata è promossa dalla UICC - Union for International Cancer Control - e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Come ogni anno, è l'occasione per riflettere su cosa istituzioni e individui possono fare insieme per combattere il cancro.
"Close the Care Gap - Everyone deserves access to cancer care" (Colmare il gap sulla cura - Tutti meritano l'accesso alla cura del cancro) è il tema della campagna. "La prevenzione è fondamentale e per questo vogliamo diffondere un forte messaggio di promozione della salute a tutta la popolazione e in particolare ai giovani, a partire dalle scuole elementari" ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci.

Se sono oltre 100mila le persone che in Liguria sono state prese in carico dopo una diagnosi per cancro, ogni anno i malati sono 12mila circa: "Delle circa 12mila il 60 per cento guarisce definitivamente e per un'altra grande percentuale, il 40 per cento, si ottiene la cronicizzazione della malattia, la possibilità di vivere a lungo usando i trattamenti a bersaglio molecolare e l'immunoterapia. Quindi bisogna fare molto per le persone che non trovano una soluzione definitiva di guarigione e far meglio per il percorso di cura di chi oggi può farcela", continua il professor Pronzato.