Le patologie cardiovascolari causano più morti dei tumori, anche se grazie ai progressi della medicina oggi la mortalità a un mese per chi arriva in ospedale per un infarto è solo del 5 per cento: lo ha spiegato al Medico risponde Sergio Agosti, dirigente medico cardiologia Asl3: "L'infarto è una patologia rilevante dal punto di vista epidemiologico. E' la prima causa di morte nei Paesi industrializzati, più dei tumori. Il 35-40 per cento dei decessi in Italia è dovuto infatti a una patologia cardiovascolare. Fino a 30 anni fa la probabilità di morire di infarto era del 30-40 per cento, oggi per fortuna questi numeri sono notevolmente scesi. La mortalità a un mese dei soggetti che arrivano in ospedale per infarto è sotto al 5 per cento", spiega il cardiologo.
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La Asl2 ha completato l'acquisto di due nuovi mammografi digitali diretti con tomosintesi destinati all'Ospedale San Paolo di Savona e al Santa Corona di Pietra Ligure. L'acquisto è stato definito grazie alla richiesta di finanziamento sui fondi del PNRR presentata dall'azienda sanitaria, relativamente all'intervento dedicato all'ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, in questo caso alla sostituzione delle cosiddette "Grandi Apparecchiature".
Le apparecchiature acquistate, prime classificate nella graduatoria relativa alla gara nazionale esperita da Consip, sono di ultima generazione tecnologica. Dispongono delle migliori tecnologie hardware e software oggi presenti sul mercato di riferimento per l'effettuazione di indagini radiologiche mammografiche tra cui la tomosintesi, il sistema per esami mammografici con mezzo di contrasto CEM, nonché il software per la quantificazione della densità della mammella (2D + 3D). L'apparato dedicato all'ospedale di Savona, sede di Breast Unit, disporrà inoltre di un sistema automatizzato per l'esecuzione di biopsie in posizione prona e per l'esecuzione di biopsie con un dispositivo per la radiografia di porzioni di tessuto. L'investimento sostenuto per le 2 apparecchiature è pari ad oltre 319.000 euro. ASL2 conta di installarle e renderle operative entro il prossimo autunno.
GENOVA - È ufficialmente finita la pandemia. L'Oms ha dichiarato finita l'emergenza sanitaria internazionale dovuta al Covid.
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Ghrebreyesus ha infatti dichiarato di aver accettato l'indicazione del Comitato tecnico dell'Oms sulla fine dello stato di emergenza.
Rimossa dopo circa 3 anni l'allerta rossa per il covid. La pandemia ha portata alla morte di "venti milioni di persone nel mondo", quasi il triplo rispetto al bilancio ufficiale dell'organizzazione di Ghrebreyesus, fermo a 6,9 milioni di vittime.
In Liguria, dall'inizio della pandemia, sono stati 5923 i morti.
"Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione del direttore generale dell'Oms circa la fine della pandemia. Dopo tre anni segnati dal Covid il nostro pensiero va prima di tutto alle vittime, alle famiglie spezzate, a chi ha dovuto lottare contro la malattia lontano dai propri cari. E poi alle donne e agli uomini della nostra sanità, che con spirito di sacrificio e abnegazione hanno combattuto in prima linea per salvare vite e sono stati il motore della nostra campagna vaccinale. Grazie proprio alla scienza possiamo dire di aver vinto finalmente la lotta contro il Covid". Così il presidente di Regione Liguria e l'assessore alla Sanità in merito alla dichiarazione di fine emergenza sanitaria globale per il Covid-19.
"È bene però ricordare che il virus continuerà a circolare nel nostro ambiente così come tanti altri microorganismi con forme clinicamente meno impattanti sulla salute- aggiungono-. Vanno poi ricordati due principi di precauzione: l'ordinanza del Ministro della Salute, in vigore dal primo maggio, impone l'utilizzo di mascherine soprattutto tra i pazienti più fragili sia negli ospedali sia nelle residenze protette mentre l'impiego dei tamponi nelle zone ospedaliere va limitato alle persone con sintomatologia sospetta. Si passa così dalla strategia dei tamponi da screening all'esecuzione per la diagnostica della malattia. Per omogeneizzare il contenuto della circolare del Ministero su tutto il territorio regionale , Regione Liguria ha costituito un tavolo di lavoro con Alisa, le direzioni sanitarie, unitamente ai vertici dei Diar Infettivologia, Emergenza e area Igiene".
L'ordinanza regionale ligure di applicazione delle indicazioni date dal ministro della sanità Schillaci nei giorni scorsi è pronta: per il prof Bassetti, che con il DIAR malattie infettive di Regione Liguria ha contribuito alla sua stesura, sancisce che l'emergenza è finita ma anche che la Liguria è più avanti rispetto ad altre regioni. Sia sul fronte delle mascherine, sia sul fronte dei tamponi.
Le mascherine: "Il documento dice che bisogna utilizzare la mascherina quando si è a contatto con pazienti fragili, quindi quando si entra nella loro stanza è bene che la mascherina venga utilizzata non solo dagli operatori sanitari ma anche dai visitatori. Nei corridoi, nelle sale mediche, negli studi, a livello ambulatoriale non è obbligatorio. Abbiamo dato una forte raccomandazione di utilizzo a chi ha sintomi respiratori. Se hai la tosse il raffreddore, è meglio se la indossi", spiega Matteo Bassetti, direttore DIAR malattie infettive regionale.
I tamponi: "Sui tamponi abbiamo mostrato di esser avanti rispetto ad altre regioni. Il documento dice che il tampone lo fa chi ha sintomi, chi ha avuto contatti all'interno delle aree ospedaliere o con un caso certo (al quinto giorno) ma non si fanno più i tamponi a quello che cade in motorino in corso Europa o quello che entra per fare la dialisi. Abbiamo cancellato il tampone al pronto soccorso, a chi fa il trasferimento da un reparto all'altro, in una Rsa, e questo dovrebbe rendere il sistema molto più fluido. Anche in questa occasione Alisa, il DIAR malattie infettive e quello di emergenza hanno mostrato di poter far un importante passo avanti. Con questo documento l'emergenza è finita. La Liguria come sempre dimostra che sul covid è più avanti rispetto agli altri".
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