Sanità

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Eventi e stand informativi anche al Villaggio Italia con le associazioni per dare informazioni sulla prevenzione primaria e secondaria
3 minuti e 59 secondi di lettura
di Eva Perasso



In Liguria vivono circa 104.000 persone che hanno ricevuto la diagnosi di tumore (in Italia sono 3,7 milioni). È la Regione più anziana d’Italia, con una quota di over 65 pari al 28,9% della popolazione (24% in Italia). Se l’età rappresenta un fattore di rischio oncologico non modificabile, ci sono ampi margini di miglioramento su altri fronti. Infatti l'eccesso di peso riguarda quasi il 40% dei liguri (30,2% sovrappeso e 9,5% obeso), il fumo di sigaretta il 24,2% e la sedentarietà il 23,8%. Ed è più alta rispetto alla media italiana (58,4%) la percentuale di cittadini che bevono alcol, pari al 64,9%. Va ricordato che il consumo di alcol è responsabile del 4% dei casi di cancro, che equivalgono a 15.600 diagnosi ogni anno in Italia e a quasi 500 in Liguria.

Gli eventi con il Vespucci

Per migliorare il livello di consapevolezza dei liguri, la prevenzione contro il cancro “naviga” insieme al “Tour Mediterraneo Vespucci”. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Fondazione AIRC, Fondazione AIOM e la Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM) saranno infatti presenti dal 10 al 14 giugno a Genova al “Villaggio Italia” (Calata Mandraccio) nella tappa finale del Tour Mondiale Vespucci, un viaggio unico, un progetto tutto italiano mai realizzato prima, quasi due anni di navigazione e quasi 50.000 miglia nautiche percorse (pari a oltre due volte la circonferenza terrestre), 5 continenti, 32 paesi, 53 porti di cui 20 nel mar
Mediterraneo. Gli oncologi per 5 giorni forniranno consigli ai cittadini e i volontari distribuiranno materiale informativo legato alla prevenzione. Ogni anno, in Liguria, si stimano circa 12.000 nuovi casi di tumore. Il 40% può essere evitato con l’adozione di stili di vita sani, affiancata dall’adesione ai programmi di screening per la diagnosi precoce. 

Tumore al seno il più frequente 

“Vogliamo utilizzare tutti gli strumenti per trasmettere le regole della prevenzione oncologica ai cittadini. In questi mesi abbiamo ‘navigato’ insieme al Tour Vespucci, che giunge oggi al suo approdo finale – spiegano Francesco Perrone (Presidente AIOM) e Nicoletta Gandolfo (Presidente SIRM) -. Siamo al fianco delle Istituzioni in questo progetto, che permette di raggiungere migliaia di cittadini. Alcuni fattori di rischio, come il consumo di alcol sono ancora poco conosciuti. Come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non esiste una dose minima sicura per l’organismo. Studi scientifici dimostrano con certezza il ruolo causale del consumo di bevande alcoliche nell’insorgenza di diversi tipi di neoplasie, tra cui i tumori dell’esofago, del fegato, del colon-retto, della mammella, delle labbra e della cavità orale, della laringe e della faringe. Il 4% dei casi totali di cancro è riconducibile a questa abitudine”.
Il carcinoma mammario, in particolare, è il più frequente in tutta la popolazione in Italia. È stato dimostrato che il 4,6% delle diagnosi di questa neoplasia, effettuate nel quinquennio 2015-2019 nel nostro Paese, è attribuibile al consumo di bevande alcoliche (pari a 11.854 casi, cioè circa 2.400 all’anno).

L'adesione agli screening


“In Liguria – afferma Nicoletta Gandolfo - va migliorata anche l’adesione ai programmi organizzati di screening anti-cancro, che rappresentano il cardine della prevenzione secondaria. Per tutti e tre i programmi, la Regione fa registrare percentuali di adesione leggermente inferiori alla media nazionale. Solo il 32,8% dei cittadini esegue il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per la
diagnosi precoce del tumore del colon-retto (media italiana 34,9%). Sono inferiori alla media nazionale (41,5%) anche le percentuali di adesione al test HPV o al Pap test per il carcinoma del collo dell’utero, pari al 36,7%. E, in Liguria, le donne che eseguono la mammografia, indispensabile per individuare precocemente la neoplasia del seno, sono il 52,2% (Italia 55,4%)”.

La ricerca Airc

“I più recenti studi scientifici hanno evidenziato che il 40% dei tumori potrebbe essere evitato con uno stile di vita sano che si traduce in alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e stop al fumo - ricorda Lorenzo Anselmi, Presidente Comitato Liguria Fondazione AIRC -. Ugualmente è fondamentale invitare i cittadini a partecipare ai programmi di screening oncologici gratuiti per la diagnosi precoce perché individuare un tumore in fase iniziale aumenta notevolmente le possibilità di cura e sopravvivenza. La nostra presenza al ‘Tour Mediterraneo Vespucci’ insieme ad AIOM, Fondazione AIOM e SIRM vuole proprio sensibilizzare l’opinione pubblica sulla centralità di questi temi. AIRC da sessant’anni sostiene la migliore ricerca oncologica indipendente e parallelamente promuove l’informazione scientifica e la cultura della salute nelle scuole, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Ricerca e prevenzione hanno prodotto risultati concreti: oggi si stima che la metà circa delle persone che ricevono una diagnosi di cancro potrebbe guarire, recuperando la
stessa aspettativa di vita di chi non si è ammalato. Un traguardo importante che però non può bastare, il nostro obiettivo è quello di riuscire a trovare le giuste risposte per tutti i pazienti”.



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